Progettare per resistere. La grafica come coscienza civile. E’ la campagna che celebra il 76° Anniversario della Liberazione che ricorre domenica 25 aprile. A porla in essere, gli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Catania che vogliono celebrare così la giornata ricordo della liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.
Una festa che vuol rievocare anche il valore del contributo dei partigiani. Riuniti da ogni fronte, lottarono con ogni mezzo contro la violenza e l’oppressione per riconquistare la libertà e la democrazia.
Negli anni è cambiato molto il modo di ricordare e celebrare la Resistenza in questa occasione. Dalle manifestazioni e dagli scontri con la polizia a celebrazioni ufficiali dove hanno sfilato le maggiori personalità del tempo. Oggi, i giovani lo fanno con un progetto in cui la grafica sposa l’impegno civile. Attraverso cioè manifesti affissi non solo nella città etnea ma anche a Siracusa, Ragusa e Noto.
Il progetto: la grafica come coscienza civile
L’intento è quello di calare la società contemporanea in un avvenimento di settantasei anni fa attraverso una mostra itinerante. Da alcuni giorni e fino alla fine del mese, si possono ammirare, infatti, i manifesti dedicati alla ricorrenza del 25 aprile, negli spazi di affissione pubblica.
A progettarli trentuno studenti del biennio in Design della Comunicazione visiva, capitanati da Gianni Latino, titolare della cattedra di Progettazione grafica editoriale dell’Aba di Catania.
La mostra – spiega un comunicato stampa – si è ispirata alla frase della senatrice Liliana Segre, superstite dell’olocausto e testimone della Shoah italiana: “Coltivare la memoria è ancor oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza”.
Con questo sentimento, gli studenti-autori hanno reso il progetto un unico lunghissimo manifesto narrativo. Coltivare la memoria per combattere l’indifferenza, l’ingiustizia e la sofferenza.
L’Arte come strumento di rilancio culturale
Lo stesso professore Latino ribadisce che quello di ricordare è un dovere di ogni uomo e ogni donna. Se oggi siamo liberi di promuovere e di insegnare nelle scuole e nelle accademie lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica – sostiene Latino – lo dobbiamo ai valori della Resistenza. Quei valori sono oggi gli stessi della Costituzione italiana.
Il presidente dell’Aba Lina Scalisi ha voluto invece enfatizzare il valore dell’Arte come rilancio culturale nel nostro territorio. A marzo, attraverso il racconto dei 160 dell’Unità d’Italia in via Etnea. Nel mese di aprile, con questa nuova grande narrazione della storia italiana, realizzata nuovamente all’aperto, attraverso sempre il prezioso talento dei docenti e degli allievi dell’Accademia di Catania.
Cristiana Zingarino