Addio Play off, il Calcio Catania esce a testa bassa dall’incontro giocato tra le mura amiche contro il Foggia, più fresco e pimpante degli uomini di Baldini. Un perentorio 3 a 1 che lascia l’amaro in bocca per come e maturato, un mix di errori in difesa, errori arbitrali e pressione ambientale dovuta gli ultimi risvolti che riguardano la cessione del club etneo. Purtroppo il batti e ribatti tra SIGI e Tacopina ha tenuto banco la scorsa settimana e questo ha inevitabilmente giocato un ruolo nella mente dei giocatori scesi in campo al “Massimino”.
Addio Play off e addio Tacopina?
Tacopina sarà il nuovo proprietario del Calcio Catania? A nostro avviso proprio no. La nuova proposta inviata a SIGI, dopo il preliminare fallito, sembra essere irricevibile da parte di SIGI. La stessa SIGI ha convocato per domani una conferenza stampa per spiegare le ultime vicende. Staremo a vedere: SIGI è in grado di onorare gli impegni, abbattere il debito e salvare la matricola 11700? Ce lo auguriamo di cuore, ma sembra che questo sia veramente molto difficile che possa avversarsi senza uno stravolgimento societario che, peraltro, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni per riuscire a programmare e porre basi solide per il futuro. Quanto alla partita, le sensazioni iniziali non erano in realtà positive, ma poi si sono concretizzate sul campo.
La cronaca
Primo tempo diviso in due parti. Una prima parte assolutamente pro-Catania, una seconda parte nella quale è venuto fuori il Foggia. Il punteggio con cui le due formazioni vanno al riposo è determinato solo dalla maggiore incisività sotto porta degli ospiti. Al Catania manca il guizzo di Balde, ma per almeno 25’ il dominio degli etnei è estremamente evidente. La pressione altissima che la squadra di Baldini esercita a pochi metri da Fumagalli incarta il fraseggio dei satanelli e ne impedisce sistematicamente la costruzione dal basso. A ridosso della mezz’ora, il Foggia comincia a faticare meno a far girare la palla, e la retroguardia del Calcio Catania scopre improvvisamente le sue debolezze. Silvestri e Giosa faticano a leggere i movimenti di Balde, straordinario al 33’ quando viene incontro al pallone e apre una prateria per Garofalo, perfetto nell’inserimento quanto sciagurato nella conclusione.
Ma è il segnale che qualcosa sta cambiando. Un minuto dopo il Foggia va in gol. Balde sbuca alle spalle della difesa si affranca dell’opposizione di Silvestri e trafigge Martinez. Nel secondo tempo la pressione del Catania è determinata e piuttosto incisiva, come testimoniano gli straordinari a cui è chiamato Fumagalli. L’estremo difensore è puntuale su Calapai al 4’ ed è ai limiti del miracoloso quando con il piattone si oppone alla conclusione a botta sicura di Reginaldo due minuti dopo, prima di essere graziato dal palo sulla successiva bordata di Maldonado. Al Foggia non resta che chiudersi a riccio cercando le tracce giuste per sorprendere alle spalle l’altissima difesa del Catania. Circostanza che si verifica puntualmente poco dopo il quarto d’ora, quando Salvi lancia in campo aperto Curcio, il quale deve solo dribblare Martinez prima di gonfiare la rete.
2-0 e Catania sotto shock
Baldini, che aveva già inserito Golfo per Reginaldo, ricorre a Manneh e Di Piazza per bissare la doppia rimonta di una settimana fa. Speranza che viene alimentata quando due minuti dopo Maldonado buca un incerto Fumagalli riaprendo il match. Ma il Foggia rimane lucido e con Balde confeziona il 3-1. Il Catania si sgonfia progressivamente, vedendo spegnere le residue speranze di rimonta quando Fumagalli dice no all’ex Di Piazza. Adesso è tutto nelle mani di SIGI, encomiabile l’impegno degli imprenditori e dei professionisti che ne fanno parte, ma occorre una sterzata decisa adesso! domani potrebbe essere troppo tardi. Addio 11700?
Giovanni Rinzivillo