“Galline Felici” è un consorzio Siciliano di vendita di prodotti agroalimentari, con un approccio etico, solidale e sostenibile.
La storia di “Galline Felici”
L’idea nasce 19 anni fa, dall’incontro fra Roberto e la rete dei GAS (Gruppi di Acquisto Solidale). Roberto ai tempi è un agricoltore BIO, ed è stanco di sottostare alle oppressive regole di mercato. Decide di aprire un network per vendere le sue arance, ricevendo un feedback molto positivo dato il numero crescente di richieste. L’innovazione è l’approccio diretto tra il produttore e il consumatore, relazione che talvolta diventa anche di amicizia. Uno scambio sia commerciale, che di un progetto che poi sarà chiamato la “piccola rivoluzione gentile”. Man mano i collaboratori di Roberto aumentano, e la rete si allarga sempre di più, fin quando nel 2008 nasce ufficialmente il Consorzio Siciliano “Le Galline Felici”. Nel 2014 affittano un magazzino vicino Catania, consacrando quell’ampliamento che gradualmente si era intravisto. I loro prodotti sono venduti in Italia, Germania, Francia e Olanda.
L’economia solidale come processo virtuoso di cambiamento
Gli agricoltori che vengono coinvolti, sono persone impegnate nella pratica di un’agricoltura non predatoria nei confronti della Terra, ma invece portatrice di fertilità e salute. Galline Felici vuole essere una metafora della liberazione da un mercato disumano. La stessa libertà che, dopo il periodo di allevamento in batteria, potevano assaporare le galline liberate nella campagna di Roberto. L’obiettivo è quello di contribuire ad un cambiamento della società attraverso iniziative culturali e solidali e di cercare di praticare la famosa “Economia Solidale”. Nelle relazioni interne ed esterne al consorzio, si privilegia l’approccio collettivo e non individualistico. Un percorso verso un lavoro quanto più solidale, per fornire al “consumAttore” finale un prodotto etico e sostenibile.
Galline Felici in numeri
Le attività economiche del Consorzio contribuiscono alla sussistenza delle 40 aziende agroalimentari associate, e alle economie di almeno 35 aziende agricole non associate da cui il consorzio si approvvigiona per quanto non disponibile presso i soci. Vi sono poi 49 persone assunte nella struttura operativa, di cui 8 a tempo indeterminato. Dall’altra parte della filiera ci sono oltre 10.000 famiglie tra Italia, Francia, Belgio, Austria, Olanda e Germania. La gran parte organizzate in gruppi di acquisto. In alcuni casi i gruppi si sono formati proprio in funzione degli acquisti al Consorzio, e in qualche occasione il legame con il Consorzio è stato occasione per un loro collegamento in reti di scopo. Le relazioni che si vengono a creare in seguito al “semplice” rapporto di vendita, producono benefici importanti come prodotti di qualità, sani e buoni, al prezzo giusto.
Progetti del consorzio
Fra i progetti del consorzio Galline Felici, “Integrazione è futuro”. Questo progetto ha avuto l’obiettivo di sostenere un gruppo di ragazzi migranti nel percorso di autonomia e integrazione socio-economica. Attraverso la trasmissione di competenze nel settore agricolo e la condivisione di momenti di quotidianità con gli agricoltori del Consorzio, si è cercato di facilitare tale processo. Il Progetto ha coinvolto 20 ragazzi accolti in strutture di accoglienza presenti sul territorio delle province di Siracusa e Catania. Un altro progetto è “Fi.Co.S”, che vuole creare un luogo di incontro tra domanda e offerta di prodotti equobiolocali in Sicilia. Realizzare la filiera corta tra produttori e consumatori è garanzia di qualità e di sostenibilità economica, ambientale e sociale. L’obiettivo è realizzare un sistema di distribuzione regionale innovativo basato sulla decentralizzazione e sull’uso efficiente e sostenibile delle risorse della rete.
Progetti sostenuti da Galline Felici / “Sicilia che cambia”
L’obiettivo che si pone il progetto “Italia che cambia” è quello di raccontare e mappare in un portale web regionale, Sicilia che Cambia, le realtà capaci di innescare meccanismi virtuosi. Il portale faciliterebbe i processi di cambiamento positivo in atto e contribuirebbe alla promozione e alla realizzazione di un diverso immaginario del nostro Paese.