Mons. Sciacca prende possesso della sede vescovile di Fondi, di cui è titolare

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Domenica 27 gennaio mons. Giuseppe Sciacca ha preso possesso della sua sede vescovile di titolarità, Fondi, in provincia di Latina, a circa 140 chilometri da Roma, festosamente accolto dal sindaco, dall’arcivescovo di Gaeta mons. Fabio D’Onorio e dalla popolazione. La cerimonia si è svolta in quella che era l’antica Cattedrale di Fondi, la Chiesa di San Pietro.

L'arrivo di mons. Sciacca a Fondi
L’arrivo di mons. Sciacca a Fondi

Mons. Sciacca, attuale segretario generale del Governatorato della Città del Vaticano, è stato inoltre nominato dal Santo Padre “Uditore Generale della Camera Apostolica”, a seguito delle dimissioni di Benedetto XVI ed alla imminente preparazione del Conclave per l’elezione del nuovo Papa, e sarà in pratica il consulente giuridico del Camerlengo, card. Tarcisio Bertone, in ordine alla gestione del periodo di Sede vacante e alla organizzazione del Conclave.

Mons. Sciacca e mons. D'Onorio
Mons. Sciacca e mons. D’Onorio

Mons. Giuseppe Sciacca è originario – com’è noto – di Acicatena, ma è praticamente naturalizzato acese, dal momento che nella città di Acireale è stato per numerosi anni rettore della basilica di San Sebastiano e docente di filosofia presso vari istituti scolastici, oltre ad essere stato pure docente di diritto canonico presso l’Istituto Teologico diocesano.

Mons. Sciacca durante l'omelia
Mons. Sciacca durante l’omelia

Il 25 marzo 1999 compie il grande balzo verso il Vaticano, con la nomina a prelato uditore del Tribunale della Sacra Romana Rota, cioè giudice del massimo tribunale ecclesiastico della Chiesa cattolica. Il 3 settembre 2011 arriva per lui, da parte di Sua Santità Benedetto XVI, la nomina a segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, con contestuale elevazione alla dignità vescovile. La sua prima titolarità è Vittoriana, un’antica e storica diocesi dell’Africa Settentrionale. Ma quando nello scorso mese di ottobre 2012 si rende vacante la sede titolare di Fondi, a seguito della nomina a vescovo residenziale di La Spezia di mons. Luigi Ernesto Palletti, è lo stesso mons. Sciacca a chiedere al Santo Padre di affidare a lui la titolarità di tale antica sede vescovile.

Mons. Sciacca con Benedetto XVI (foto d'archivio)
Mons. Sciacca con Benedetto XVI (foto d’archivio)

Egli si sente infatti legato a tale sede – come lui stesso sottolinea nel corso dell’omelia durante la cerimonia di insediamento – per vari motivi, tra cui l’amicizia con l’arcivescovo di Gaeta (nel cui territorio diocesano rientra oggi Fondi), la vicinanza con la città di Roma e, soprattutto, il fatto che Fondi sia la patria (e l’ultimo albergo per le sue spoglie mortali) di mons. Innocenzo Parisella, insigne prelato uditore della Romana Rota e apprezzato latinista, al quale mons. Sciacca si sente legato affettivamente e per la sua formazione giuridica.

Durante l’omelia mons. Sciacca, prendendo spunto dalla lettura evangelica del giorno –  il prologo del vangelo di Luca che riguarda l’inizio della vita pubblica di Gesù – ribadisce l’importanza della testimonianza della fede, e si paragona idealmente, come novello Pastore, alla figura  di Gesù che inizia il suo ministero, sottolineando tuttavia che la sua funzione di vescovo titolare è puramente spirituale e produce solo legami di tipo affettivo.

Saluti finali
I saluti finali

Nel suo indirizzo di saluto, l’arcivescovo di Gaeta mons. Fabio D’Onorio ha simpaticamente definito mons. Sciacca, in quanto segretario del Governatorato della Città del Vaticano, come il “vicerè” del Vaticano (di cui il Papa è il Re). Anche il sindaco dott. Salvatore De Meo si è detto onorato della nomina a vescovo titolare di Fondi di un alto prelato vaticano, il che unisce maggiormente la comunità di Fondi con la Santa Sede e la Chiesa cattolica.

Nino De Maria

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