La giornata di domenica 25 luglio, vigilia della solennità di Santa Venera, vergine e martire, patrona della città e della diocesi di Acireale, nonostante le misure in vigore in base all’attuale normativa anti-Codiv19, si è svolta con la composta e sentita partecipazione dei fedeli, che hanno rinnovato la devozione cittadina alla Santa Patrona. Visto il vigente divieto di svolgimento delle tradizionali processioni esterne, il busto-reliquiario della Santa Patrona è stato traslato dalla sua cappella nel presbiterio della Basilica-Cattedrale per la venerazione.
Nel corso dell’intera giornata, la celebrazione di diverse messe.
L’ultima solenne celebrazione eucaristica vespertina è stata presieduta dall’arciprete-parroco della Cattedrale, don Mario Fresta. “La solennità di Santa Venera – ha detto -ci offre una grande opportunità per ripensare alla nostra vocazione cristiana. Venera dinnanzi ai potenti del suo tempo si è definita cristiana, serva e sposa di Cristo Signore: questa è la sua professione di fede! Cristo con la sua croce e la sua risurrezione ha dato inizio alla civiltà dell’amore e si è proposto come modello di nuova umanità
L’omelia del parroco per la santa patrona
Le cose del mondo cercano sempre di distrarci dall’ideale cristiano, però il nostro compito di cristiani è proprio la testimonianza forte, coraggiosa del Vangelo. Testimonianza di vita rinnovata dalla fede, dall’amore di Cristo. Gesù non prospetta una vita facile ai suoi discepoli, anzi li invita a rinnegare se stessi e a prendere la propria croce ogni giorno.
È una scelta difficile, ma che riempie la vita e dà senso all’esistenza. Il martire è proprio colui che offre la sua vita per Cristo e che la ritrova in Lui; è il supremo testimone di un amore più grande. L’esempio di fortezza della vergine Venera aiuti ogni discepolo di Cristo, ogni cristiano a scelte coraggiose nella propria vita, ciascuno secondo la propria vocazione”.
L’auspicio espresso da don Fresta è che resti viva nella nostra città la memoria e la devozione alla martire Venera, anzi cresca nei cuori dei fedeli e sia trasmessa alle nuove generazioni perché germini un profondo rinnovamento cristiano. Al termine della funzione, la bendizione delle tessere dei soci del Circolo Santa Venera.
Primi vespri pontificali e premiazione in piazza Duomo
A seguire sono stati celebrati in piazza Duomo, sul sagrato della Basilica dei Santi Pietro e Paolo, i solenni primi vespri pontificali presieduti dal vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, con la partecipazione del capitolo della basilica-Cattedrale, dei capitoli collegiali delle altre basiliche acesi, degli alunni del Seminario vescovile, delle autorità municipali, con in testa il sindacò Alì, e della deputazione della reale cappella di Santa Venera.
Al termine, si è svolta la cerimonia di premiazione della prima edizione del premio “Iustus ut palma florebit”, assegnato all’acese Eleonora Selmi, ostetrica di Medici senza Frontiere. E anche al Dipartimento regionale di Protezione civile, rappresentato dal dirigente generale Salvo Cocina. C’è da registrare, inoltre, il malumore suscitato dalle misure imposte dalla questura di Catania per l’accesso in piazza Duomo, apparse ai più esageratamente restrittive.
Guido Leonardi