Giuseppe de Carli, giornalista dei “Papi”, ci lascia

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Giuseppe De Carli, giornalista è morto a Roma il 13 luglio, era nato il 18 giugno 1952, a Milano ma solo casualmente. Le sue origini era infatti lodigiane ed erano origini contadine, come lui stesso aveva più volte sottolineato nelle note biografiche dei suoi libri. Anche come giornalista De Carli era nato a Lodi, sulle colonne de “Il Cittadino“. Dal febbraio 2003 era responsabile della Struttura Rai Vaticano, quindi di tutta l’informazione religiosa della più importante testata televisiva del nostro Paese. Era diventato vaticanista televisivo già dal 1998, era anzi il giornalista d’informazione religiosa di più lungo corso della Rai. Ma tra i record un altro gli era più caro: quello del più alto numero di dirette con un Papa, sia in Italia sia all’estero, al seguito dell’attività apostolica di papa Wojtyla.

Al “Cittadino” la nascita come giornalista 

Mentre continuava gli studi Giuseppe De Carli, già giornalista, cominciò a scrivere per “Il Cittadino” che in quel momento era diretto da don Mario Ferrari. Il primo articolo sulla nostra testata uscì lo stesso giorno della sua laurea in filosofia. Inizialmente i suoi erano soprattutto articoli d’arte, poi cominciò ad occuparsi di politica: in quell’incontro tra cultura e comunicazione era nato un giornalista, che però dalla carta stava già passando alla televisione. Le prime esperienze sul piccolo schermo arrivarono mentre collaborava con “Il Cittadino”. In quegli anni dirigeva una piccola emittente a Milano: Tvm66-Canale 6. Intanto era portavoce della Dc regionale, provinciale e cittadina di Milano, e portavoce del presidente della Regione Lombardia, Bruno Tabacci. Poi cominciò a scrivere anche per “Il Tempo” e “Il Popolo“.

Giuseppe De Carli giornalista

L’ingresso in Rai e l’incontro con Giovanni Paolo II

A 32 anni Giuseppe De Carli con il suo lavoro da giornalista, cominciò a lavorare in Rai a Milano, solo un anno dopo fu chiamato a Roma da Nuccio Fava, direttore del Tg1, come telecronista delle dirette col Papa. Da allora cominciò la sua lunga esperienza di vaticanista e soprattutto il suo impegno al seguito di Giovanni Paolo II, a Roma e in tutto il mondo. Un lavoro che non gli insegnò nessuno, come raccontava, e durante il quale gli vennero utili i vecchi studi di teologia.

Durante il lungo pontificato di papa Wojtyla il lavoro di vaticanista divenne la sua vita e il suo modo di essere giornalista. De Carli lavorava sempre con professionalità, non voleva essere la quinta colonna della Chiesa all’interno della Rai, ma non poteva negare che quell’esperienza l’aveva cambiato, come l’aveva cambiato l’essere testimone di eventi che cambiavano la storia, a partire dall’Anno Santo, ma non soltanto.  Proprio nel 1999, alla vigilia del grande Giubileo, fu scelto per guidare i telespettatori Rai fra tutti gli eventi di quell’anno.

Il Giubileo della misericordia 

In quell’occasione ricevette anche una promozione e divenne caporedattore dei servizi vaticani (prima era caposervizio). Durante il pontificato di Giovanni Paolo II raggiunse il record di giornalista con più dirette al mondo con un Papa, arrivando a sfiorare le 400.

Questo significa – spiegava qualche anno fa al nostro direttore – raccontare il mondo attraverso l’attività apostolica di papa Wojtyla, il ‘globe-trotter’ di Dio, il ‘Maradona della fe’ come lo hanno definito in America Latina, oppure il ‘Batistuta’ della Chiesa. Senza irriverenza, naturalmente“.  Il 24 gennaio 2003 dall’esperienza di Rai Giubileo nacque Rai Vaticano e per guidare la struttura la scelta cadde ancora una volta su De Carli che ne fu nominato responsabile.

“La Bibbia giorno e notte” e il “grazie” di Benedetto XVI

Nel 2008 De Carli ideò e creò un programma straordinario, che riscosse un successo altrettanto straordinario. “La Bibbia giorno e notte” è stata la più lunga diretta nella storia della televisione mondiale, con 139 ore di trasmissione dedicate alla lettura integrale della Bibbia. La prima parola spettò al Santo Padre Benedetto XVI, seguito da Ilarion Alfeev, rappresentante del Patriarca ortodosso Alessio II, poi si alternarono tutti gli altri lettori: oltre 1.400 persone di ogni categoria sociale e appartenenza religiosa, uomini e donne di tutte le età, a partire dagli 11 anni.

Da questa diretta – che tra l’altro ha vinto l’Oscar speciale tv 2008 – De Carli trasse anche un libro insieme ad Elena Balestri: “La Bibbia giorno e notte. I mille volti di un’esperienza indimenticabile”, presentato nella basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme a Roma. Poco più di un anno fa, papa Benedetto XVI concesse un’udienza privata a De Carli, alla struttura e ai dirigenti di Rai Vaticano. Il Papa voleva ringraziare la Rai per il programma “La Bibbia giorno e notte” considerandola l’iniziativa più incisiva dell’Anno Paolino.

Lo sfida del web con il blog di Rai Vaticano

Non poteva mancare nella carriera di De Carli la sfida di internet. Nel febbraio 2009 Rai Vaticano lanciò il suo blog, che fu ulteriormente potenziato il giugno successivo per l’impegno in prima persona del responsabile della struttura. Ancora lo scorso 2 aprile c’è stata un’ulteriore valorizzazione dello spazio web di Rai Vaticano, con la nascita del nuovo sito. Con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento dell’informazione religiosa prodotta dalle testate, dalle reti tv e dalla radiofonia Rai. Ma ancora De Carli non aveva intenzione di fermarsi, e già considerava il nuovo sito come il primo passo verso la creazione di un progetto più grande, un portale internet della Rai dedicato all’informazione religiosa.

(da “Il Cittadino” del 14 luglio 2010)

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