Nell’ambito del percorso di ascolto della città di Acireale, riportiamo problemi principali e proposte pervenuti dall’associazione forense acese. Il processo di ascolto è coordinato gratuitamente a partire dai primi mesi del 2021 per la Diocesi di Acireale, su invito del vescovo Raspanti, dal giornalista Mario Agostino, direttore dell’Ufficio per la pastorale della Cultura. A seguire, pubblichiamo quindi criticità e proposte degli avvocati di Acireale. Come tutti i contributi, anche questo è archiviato nell’apposita sezione del sito dedicata al percorso di ascolto.
In ascolto di Acireale / Problemi e proposte dell’associazione forense
Quali sono i disagi (uno principale ed uno secondario), che impediscono uno sviluppo generativo della vostra categoria professionale?
In relazione ai disagi che la professione forense sta attraversando in questo particolare momento storico segnato del coronavirus che da oltre un anno ha condizionato e condiziona il modo di vivere della società, causando sofferenze e, anche, purtroppo, numerose vittime, ve ne sono molteplici. Innanzitutto vi è quello legato alla crisi economica generale. Crisi che, ovviamente, ha ripercussioni sull’attività lavorativa degli avvocati. Vi è stato, ed è tutt’ora in corso, in primo luogo, un rallentamento dell’attività giudiziaria con conseguente ripercussioni negative sui cittadini che attendono giustizia. Ed infatti, la sospensione dei procedimenti giudiziari, disposta in virtù di provvedimenti governativi, ha avuto come conseguenza il rinvio delle udienze a lunga data, nella speranza della fine dell’epidemia. Altre volte, sono stati gli stessi giudici che “approfittando del predetto periodo” hanno colto l’occasione di effettuare rinvii delle udienze più lunghi di quelli usuali.
Sotto altro profilo, la stessa grave crisi economica pone un freno al ricorso alla giustizia. I cittadini, trovandosi in una situazione di crisi finanziaria, per mancanza di attività lavorativa, ed avendo, dunque, altri e ben più urgenti problemi da risolvere, limitano il ricorso all’avvocato ai soli casi di estrema necessità. Anche se in ultima analisi potrebbero ricorrere all’istituto del gratuito patrocinio. Giova precisare, tuttavia, che in virtù di tale istituto, gli introiti per gli avvocati sono ridotti. Nel loro ammontare, per legge, sono ridotti al 50% delle tariffe forensi. E va aggiunto che la loro riscossione avviene dopo diverso tempo la chiusura del procedimento giudiziario.
In ascolto di Acireale / Problemi e proposte dell’associazione forense
Infine, ulteriore disagio, di carattere strutturale, è legato alla mancanza di edifici adeguati allo svolgimento della professione forense. Una mancanza derivante dalla mancanza di strutture idonee allo svolgimento di una attività, qual è l’esercizio della funzione giudiziaria, da qualificarsi necessaria per la vita sociale e civile. E, dunque, da annoverarsi tra i bisogni primari per lo sviluppo della persona umana e per la tutela della sua dignità. Negare, o rendere difficoltoso, la tutela dei propri diritti, ha inevitabilmente riflessi negativi sullo sviluppo armonico della persona, ripercuotendosi, conseguentemente, nei rapporti sociali ed economici.
Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
In ordine alle soluzioni e/o contributi, fiduciosi che al più presto si possa certamente uscire da questo “tunnel”, la classe forense acese, attraverso l’Associazione Forense, è sempre parte attiva e collaborativa, sia con l’amministrazione comunale sia con il c.d. Coordinamento per il Lavoro e con tutte le categorie professionali, nel mettere a disposizione le proprie competenze, energie e idee. Tutto ciò al fine di fornire il proprio contributo professionale per far ripartire l’economia attraverso soluzioni giuridiche idonee a salvaguardare gli interessi delle parti coinvolte (imprenditori e lavoratori). Da diverso tempo, sulla base di un protocollo di intesa, l’A.F.A. svolge attività di supporto e consulenza con l’amministrazione di Acireale. Le attività sono in merito a tematiche giuridiche (es. regolamenti comunali) che hanno riflesso sulla vita civile ed economico-sociale dei cittadini dell’ente comunale.
Cosa siete disposti a cambiare e a investire per liberare opportunità di sviluppo in città, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?
Per quanto riguarda i giovani, la categoria forense acese si è resa ed è sempre disponibile. Anche per fornire il proprio supporto educativo attraverso incontri presso le scuole. Questo per far comprendere il valore della legalità per un corretto sviluppo della società civile. Nonché per svolgere attività di indirizzo e coordinamento, in ordine alle iniziative di sviluppo culturale ed economico che possano indicare dei percorsi lavorati futuri, allorquando i giovani dovranno entrare nel mondo del lavoro e/o comunque, ivi svolgono i primi passi. In conclusione, al di là dell’attuale momento storico, bisogna sempre essere fiduciosi. Cercare di “levare in alto i pensieri” per un futuro migliore che certamente si realizzerà.