La prima Maratona Belliniana, dedicata a Vincenzo Bellini, si terrà lunedì 30 agosto alle ore 21 nel Cortile Platamone di Catania.
Si tratta di una serata evento organizzata nella città natale del compositore, nell’ambito della quinta edizione del Mythos Opera Festival, quest’anno dedicata al grande tenore partenopeo Enrico Caruso.
L’evento – illustra una nota stampa – vanta il patrocinio del Mic, di Europa Creativa, progetto che ha l’obiettivo di unificare tre paesi del continente europeo, dell’Ambasciata di Bruxelles, del Conservatorio di Bruxelles, del Comune di Catania ed in collaborazione con docenti del dipartimento di Teoria musicale del Conservatorio di Palermo.
Cantanti da tutto il mondo alla Maratona belliniana
La maratona, che celebra i 220 anni dalla nascita del cigno catanese, vedrà esibirsi cantanti provenienti da tutto il mondo, Edith Adetu, Marzia Catania, Roberto Cresca, Pietro Di Paola, Alessio Quaresima Escobar, Sonia Fortunato, Elisa Moschella, Anna Neufeld, Andrea Raiti e Dominika Zamara. E anche solisti ed interpreti di fama internazionale come Roberto Carnevale, Agatino Scuderi, in duo con Gloria Pafumi, e Gianfranco Pappalardo Fiumara. Pianista e concertatore della serata sarà il maestro Alessandro Tudisco.
Nel corso della serata Roberto Carnevale e Gianfranco Pappalardo Fiumara eseguiranno una prima assoluta mondiale, una parafrasi da Norma di Franz Liszt. I cantanti, invece, si esibiranno in celebri pagine della Norma, tra cui Il pirata e La sonnambula.
Aprirà la serata Nicolò Fiorenza, esperto in beni culturali che introdurrà gli spettatori alla bellezza di Palazzo Platamone. Poi scandirà le tappe della maratona dedicata a Bellini.
“Si tratta di un primo grande evento belliniano unico nel suo genere – commenta Gianfranco Pappalardo Fiumara, sovrintendente del Mythos Opera Festival. Innanzitutto perché celebra Bellini in modo filologico, rispettando dei canoni storici, e con un percorso storico musicale che è di prima scelta. E poi perché viene eseguito a Catania, nella terra di Bellini”. Spesso, infatti, assistiamo a festival dedicati ad un compositore, dove tutto si esegue tranne che l’opera di quel compositore”.