Ministra Bonetti a Catania / Ferro: “visita fondamentale e strategica per le pari opportunità”

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Una visita particolarmente significativa, quella della Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, a Catania, accompagnata dalla Consigliera per le pari opportunità della Regione Siciliana, Margherita Ferro. “Quello della violenza contro le donne è un fenomeno aberrante aumentato durante la pandemia. Un fenomeno che va ripudiato, ma le strade sono tracciate. La strategia nazionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne le individua chiaramente. Su questo siamo impegnati. Serve un’alleanza tra tutti i soggetti che sono coinvolti. Tavoli regionali istituzionali nella città e a livello di governo che siano però il luogo di una costruzione di processi concreti di prevenzione e di protezione. Nonché di accompagnamento delle vittime per un percorso di fuoriuscita”. 

La Ministra Bonetti a Catania accompagnata da Margherita Ferro, Consigliera per le pari opportunità

Queste le parole della Ministra, intervenuta in tarda mattinata nella sede di Confindustria di Viale Vittorio Veneto, in occasione della sessione dedicata alla “Strategia nazionale per la parità di genere: confronto con le imprese femminili“.“E’ chiaro – ha aggiunto – che serve il contributo di tutti: dagli enti locali, forze dell’ordine mondo della sanità. Vanno sostenuti con convinzione. La mia intenzione è di rendere strutturale il finanziamento per la rete dei centri antiviolenza della case rifugio. Va poi promosso un processo culturale che rimuova la disparità di genere. Solo con il pieno raggiungimento della parità di genere, solo con la piena autonomia, anche finanziaria, delle donne, noi potremo davvero avere gli strumenti per eliminare definitivamente questa aberrante tragedia.

Stiamo investendo nelle famiglie – ha evidenziato. – Non tanto per dare sussidi e assistenza ma per promuovere autonomia e progettualità. Primo fra tutti con lo strumento straordinario e storico dell’assegno unico universale. Un’iniziativa che sta entrando nella famiglie del nostro Paese. Abbiamo aumentato del 50 per cento le risorse destinate alla politiche familiari e da gennaio diventerà una forma strutturale. Parliamo di cifra alte e significative. In Sicilia abbiamo più della metà dei minori che sta già ricevendo circa 150 euro al mese. Credo che questo sia la risposta concreta ai bisogni dei nostri cittadini”.

Bonetti a Catania / Le parole di Margherita Ferro, Consigliera per le pari opportunità

A proposito di fondi, in merito all’utilizzo dei fondi previsti dal Next Generation EU, lo scorso 16 dicembre è stata audita dall’apposita Commissione Permanente all’ARS chiamata ad esaminare le attività dell‘Unione Europea, la Consigliera di Parità della Regione Siciliana, Margherita Ferro, che ha accompagnato la Ministra nella sua tappa siciliana, apprezzandone e sostendone particolarmente la visita.

Il Recovery Fund mette a disposizione dell’Italia 27,6 miliardi – ha ricordato Ferro – per il capitolo inclusione sociale. Non esiste somma che possa sanare un gap culturale, ma se i fondi verranno utilizzati con criterio, investendo sulla formazione, sulla ricerca, sui servizi socio-sanitari, cogliendo la diversità e la necessità dei territori, allora potremo cambiare il volto economico e sociale al nostro Paese. Il concetto di pari opportunità deve essere applicato non solo per il contrasto alle discriminazioni di genere ma sopratutto alle discriminazioni tra territori“.

Investire nell’autodeterminazione economica delle donne, fornendo tutti gli strumenti necessari per rinforzare la fragilità economica, con un piano sull’occupazione femminile e il sostegno alla imprenditorialità, è uno degli indirizzi che la Consigliera Ferro sottolinea. Un primo passo è riconoscere ad esempio come “la differenza retributiva basata sul genere incida sul processo paritario della società e impedisca il pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione delle donne nella società. Per questo, è importante incentivare le aziende attribuendo benefici economici in virtù di una premialità a favore della retribuzione di genere”.

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Un piano per l’occupazione femminile

La principale sfida sul tema, secondo la Consigliera Ferro, è quella di generare occupazione e crescita valorizzando il ruolo delle donne. “Dovrà essere questo l’asse portante del progetto NextGeneration dell’Italia. È necessario attivare interventi che producano effetti reali per agevolare il lavoro delle donne. Ad esempio gli asili/ludoteche aziendali possono essere una risposta in territori dove le imprese superano i 100 dipendenti, altrimenti bisognerà iniziare a parlare di servizi comprensoriali. In questo senso, l’indipendenza economica delle donne è una naturale conseguenza per favorire la quale è fondamentale, secondo Ferro, rafforzare le risorse umane nei centri per l’impiego. In primis, al fine di favorire l‘incrocio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro e contrastare il lavoro nero o insicuro, ancora oggi fortemente a danno delle donne.

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Contrasto alla violenza sulla donne

Altra ineludibile priorità è includere nei distretti socio sanitari le reti antiviolenza. In modo da garantire la presenza diffusa su tutto il territorio dei servizi essenziali per la prevenzione e contrasto della violenza di genere. Un tema particolarmante caldo in una Sicilia scossa da molteplici gravi cronache di “femminicidio“. Ben due gli omicidi recenti: prima ad Aci Trezza, lo scorso 23 agosto, quindi a Bronte l‘8 settembre, senza dimenticare un accoltellamento avvenuto a Gela nella giornata di ieri. Per questo, la Ministra ha ricordato la necessità dell‘attivazione di percorsi per il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione di Istanbul. L’Unione Europea spende per il contrasto alla violenza di genere 289 miliardi di euro. Ma mancano spesso comunicazione e coordinamento interistituzionale che stimolino il raggiungimento di una democrazia paritaria.

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La proposta di Margherita Ferro: una banca dati delle competenze

Infine, ma non meno importante, si rivela fondamentale recuperare la garanzia di rispetto dei principi costituzionali nelle nomine pubbliche, per lo più appannaggio degli uomini. La proposta della Consigliera Ferro, in questo senso, è quella di istituire una Banca Dati delle competenze e professionalità femminili, affinché nessuno possa dire che non ci sono donne che possano ricoprire un certo incarico. Tuttavia, al di là delle azioni possibili, il cambiamento strutturale primario da attuare attiene agli stereotipi di genere ancora troppo presenti sul piano culturale. “I diritti non sono mai scontati: dobbiamo consolidare e proteggere quelli acquisiti. Molto rimane da fare per il raggiugimento di  una democrazia paritaria” sottolinea Ferro. Già peraltro audita dalla Prima Commissione Affari Istituzionali dell’ARS, a sostegno della doppia preferenza di genere.

Cambiamento culturale: una rivoluzione necessaria

“La parità di genere è tra le priorità del Piano per la ripresa, ma la sotto-rappresentanza delle donne in ruoli apicoali, non solo numerica ma soprattutto qualitativa, fa sì che esse non possano incidere sulle scelte, affrontandole ‘mutilate’ di una prospettiva che rappresenta ben oltre la metà della società. Non bisogna fare l’errore – conclude – di confinare il tema delle pari opportunità ma ‘liberare il tempo delle donne’. In tutte le categorie della società. Favorendo la funzione educativa per entrambi i generi e investendo nei sistemi che permettano l’autodeterminazione della donna. Questo restituirebbe alle donne la libertà di scegliere. Ma per liberare il lavoro delle donne, serve accelerare sul Welfare di comunità, investendo sui servizi di prossimità che riducano le distanze”.

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