ASD Trecastagninbici / Come coniugare sport, salute e solidarietà

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Joe Faro-ASD Trecastagninbici

ASD Trecastagninbici, sport, salute e solidarietà. Joe Faro, lo abbiamo incontrato nel suo negozio di fotografie, a Trecastagni. Lui non vuole che si parli molto di sé, preferisce molto più che si parli dei suoi buoni propositi. A lui, infatti, non piace solo immortalare i sorrisi attraverso la fotografia. Lui si impegna soprattutto, ad ispirarli i sorrisi. Come? Riuscendo a coniugare sport, salute e solidarietà.

Volontario Telethon da molti anni, quando è diventato anche il Presidente della A.S.D. (Associazione Sportiva Dilettantistica) Trecastagninbici ha subito pensato di collegare le due cose. La sua è l’unica squadra che vanta di poter indossare il logo Telethon, dopo aver firmato un protocollo d’intesa con la fondazione Telethon di Catania. Da qui, sono nate tante opportunità. Tra queste, a luglio 2021, per il quarto anno consecutivo, l’ASD Trecastagninbici ha potuto organizzare la randonnèe intitolata “Il Giro dell’Etna – In bici per Telelethon”.

Joe, cos’è una Randonnèe?

Per spiegare la Randonnèe basta conoscerne il motto: né forte, né piano, ma sempre lontano. In pratica non si corre ma si esplora con le biciclette. A chi partecipa, viene data una roadmap dove sono indicate le località da raggiungere, per poi fare rientro al punto di partenza. Non è importante quale percorso scegli di fare. Lungo, corto, semplice o complicato. Ciò che conta è rispettare dei tempi.ASD Trecastagninbici

Quindi non si parte e non si viaggia tutti insieme? 

In realtà no, ognuno sceglie la sua strada e si autogestisce l’intero viaggio.

Un evento capace di coniugare sport, salute e solidarietà…

L’evento si traduce in una raccolta fondi perchè la nostra iscrizione diventa una donazione. Per organizzare le manifestazioni utilizziamo solo i soldi degli sponsor. Dalle iscrizioni non tratteniamo nulla ma devolviamo interamente le quote a Telethon. Detto questo, la randonnèe viene comunque vissuta con tutte le caratteristiche di un evento ciclistico che cresce di anno in anno e che non prevede competizione né premio, piuttosto degli obiettivi.

Nella prima edizione l’obiettivo era abbastanza semplice. Si conseguiva un brevetto. Tecnicamente significa percorrere 50 km tutti insieme. Nella edizione successiva, abbiamo proposto una prima randonnèe, di quasi 100 km. Il terzo anno, purtroppo, a causa del covid abbiamo dovuto annullare l’evento. In quella di quest’anno abbiamo un po’ consolidato il format che vorremmo fissare per il nostro evento. Proponendo, ad esempio, l’iscrizione all’A.R.I. AUDAX Randonneur Italia.ASD-logo Telethon

Cos’è l’A.R.I. AUDAX Randonneur Italia?

L’A.R.I. (Audax Randonneur Italia) è l’unica Associazione che in Italia ha titolo ad omologare i brevetti Randonnée internazionali ed è riconosciuta dalla FCI come unico soggetto deputato a regolare il settore dei Brevetti randonnée in Italia. Con il termine latino “AUDAX” si intende la formula delle escursioni ciclistiche di gruppi capaci di percorrere 200 km tra l’alba e il tramonto. La disciplina del randonneur è nata in Francia nel 1904, nell’ambiente delle Gran Fondo, ad opera di Henry Desgranges (che l’anno precedente aveva creato il Tour de France). La randonnée è stata poi definita nelle sue regole dall’Audax Club Parisien, società fondata anch’essa nel 1904.

 Attraverso l’ARICARD, i ciclisti possono diventare soci e avere diritto alla piena partecipazione alle attività sociali (Nazionale Italiana, Campionato Italiano, ecc), la validazione gratuita del certificato medico per poter partecipare agli eventi ciclistici, la possibilità di iscriversi online alle randonnée del calendario con quote scontate ed usufruire degli sconti per l’acquisto di materiale tecnico.

Quali nuovi progetti hai in programma?

Nel 2022 contiamo di presentare una squadra di triathlon, che verrà iscritta a tutti i campionati ufficiali. Oltre ad alcuni atleti già collaudati che si stanno impegnando parecchio nella loro preparazione, l’obiettivo principale è quello di coinvolgere anche dei ragazzi disabili. Attraverso l’inclusione e le attività fisiche, siamo certi che riusciranno più facilmente ad esprimere quello che per loro sarà semplicemente un istinto.

Cristiana Zingarino

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