Tra gli sport più recentemente emersi e riconosciuti in Italia, uno di quelli che ha avuto maggiore successo tra i giovani è il softair. Ma di cosa si tratta?
Il softair è uno sport di squadra, basato su una simulazione di tattiche militari, ispirate a conflitti moderni o meno, tramite l’uso di repliche relativamente realistiche che utilizzano pallini di plastica. Da non confondere con il paintball, che si gioca con repliche che utilizzano proiettili di vernice. La differenza è ovvia: se nel paintball la vernice conferma che qualcuno è stato colpito, nel softair tutto sta nell’onestà del colpito di dichiararsi tale.
Sport / Il successo del Softair in Italia e nel mondo
Questo sport nasce in Giappone tra gli anni ’70 e gli anni ’80, ma inizia a diffondersi in tutto il mondo, Italia compresa, all’inizio degli anni ’90. E’ stato ufficialmente riconosciuto dal CONI solo nell’ultimo periodo. Sono oggi innumerevoli le iniziative svolte in Italia ed in Europa. A Taipei (Taiwan) si tengono come da tradizione i mondiali, ai quali nel 2019 hanno partecipato due italiani. Nel nostro paese, questo sport viene praticato in terreni pubblici o privati, previa autorizzazione del comune, del proprietario e notifica alle forze dell’ordine delle attività svolte. Queste misure vengono prese per due motivi. Ovviamente, in primo luogo, per assicurarsi di non provocare allarme a dei passanti che, transitando in prossimità dell’area adibita al gioco, notino i giocatori con repliche e attrezzature. In secondo luogo, per regolamentare la sicurezza e le norme assicurative.
Gli eventi annuali
Gli eventi annuali sono molteplici, a partire da veri e propri eventi internazionali come il Berget. Si tratta di un’enorme torneo che si tiene in Svezia e che vede tra i partecipanti squadre provenienti da tutta Europa, fino agli eventi nazionali, tra i quali ad esempio il Red Ball. Quest’ultimo torneo ha come obiettivo la ricostruzione tattica della guerra del Vietnam. Qui le varie associazioni si dividono tra le forze del Vietnam del Nord e quelle del Vietnam del Sud, e che vede confluire giocatori da tutta la penisola. Esistono inoltre iniziative sul territorio a livello regionale o provinciale, come ad esempio l’Operazione Sultan. Anch’essa è ispirata alla guerra del Vietnam che si svolgerà a breve in provincia di Catania.
Le critiche: fondate o no?
La maggior parte dei lettori probabilmente avrà sentito parlare di sfuggita del softair in maniera non esattamente positiva. Chi non lo conosce, potrebbe essere infatti portato a vederlo come una sorta di “glorificazione della guerra” o addestramento. Cosa che esso, a tutti gli effetti, non è. Altra critica mossa nei confronti di questo sport è che i pallini di plastica inquinerebbero le foreste e i vari paesaggi naturali ove spesso si gioca. Ma esistono, e spesso sono obbligatori per la partecipazione ai vari tornei ed attività, pallini di plastica biodegradabile.
Ci si dilungherebbe fin troppo a stilare tutte le critiche rivolte a questo sport dagli anni ’90 ad oggi. Ma è comprensibile la diffidenza nei confronti di uno sport di questo tipo da parte di chi non si informa al riguardo. Di fatto, a nostra memoria, nessuna domenica di gioco si è ad oggi trasformata in tragedia, in quanto l’epilogo consiste solitamente nel condividere il pranzo e stringere la mano all’avversario.
Giorgio Lupelli