“Fatti spiritici e diabolici nel Messinese” è l’ultima fatica letteraria (pubblicata da Armando Siciliano Editore) di Giandomenico Ruta, noto studioso di occulto, misteri e fenomeni paranormali.
Si tratta della riedizione di un introvabile libro che Ruta ha già proposto nell’ormai lontano 1996. A distanza di venticinque anni, l’autore ha ampliato ed aggiornato un testo fondamentale per chi è appassionato di paranormale. Ma anche per chi vuole scoprire un lato oscuro di questo territorio.
Il saggio di Ruta cerca di dare una risposta ad alcune inquietanti domande. Perché la sezione “Anti Setta” della Polizia di Stato nonché tre autorevoli esorcisti della Chiesa locale hanno definito Messina capitale siciliana di sette sataniche? Possibile che una città devota alla Madonna Assunta celi certe oscure realtà? Perché medium e sensitivi dichiarano che la Città dello Stretto è avviluppata da un campo astrale magnetico che imprigiona talune entità e non le fa passare oltre? E quando possiamo realmente dire di avere visto un fantasma?
Testimonianze di fatti spiritici
“Il libro non ha la pretesa di essere un saggio – tiene a precisare con modestia Ruta- ma vuole soltanto riportare storie che mi sono state raccontate da alcuni miei concittadini. Testimoni loro malgrado di fenomeni paranormali o comunque legati alla sfera dell’occulto”.
Giandomenico Ruta è nato nel 1961 a Messina, dove tutt’oggi vive e lavora. Da sempre si dedica a studi sul mistero e ha collaborato a riviste specializzate nel settore. Trascorre il suo tempo libero alla ricerca di fatti paranormali che riguardano principalmente la Sicilia e mantiene contatti con personaggi “alternativi” legati al mondo dell’ignoto. Ha pubblicato con successo saggi e romanzi per vari editori, tra i quali Carboneditore, Edas, Armando Siciliano. Sempre nel 2021, per Algra ha pubblicato “In principio fu Dracula: la mia dipendenza dall’occulto”. Qui narra del suo rapporto con l’esoterismo e mette in guardia dai consequenziali pericoli.
La copertina del libro è impreziosita da “The Nightmare”, suggestivo olio su tela di Johann Heinrich Füssli, risalente al 1781, che si trova all’Institute of Arts di Detroit (USA).
Mario Vitale