Canto al Vangelo domenica 31 ottobre (Gv 14,23 )
Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia
Vangelo domenica 31 ottobre ( Mc 12,28b – 34 )
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Parola del Signore.
Riflessione sul vangelo di domenica 31 ottobre
La Liturgia di questa domenica presenta il brano del La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Marco nel racconto di Gesù che risponde allo scriba su quale sia il primo dei comandamenti.
Alla domanda dello scriba su quale sia il primo comandamento, Gesù risponde citando la Sacra Scrittura con il versetto presente nel libro del Deuteronomio, ricordando lo Shemà Israel “ Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”, e il secondo è “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Questo comandamento racchiude tutta la Legge e la legge dell’amore di Dio.
E’ importante evidenziare la parola: Ascolta, con la quale inizia il comandamento. Inizia con l’invito a mettersi in ascolto della parola di Dio in modo attento, con tutto il cuore, la mente, con tutto se stesso per poterla fare scendere fino nel più profondo del cuore, dell’anima e farla diventare vita. Ascoltare, udire nel linguaggio biblico equivale ad ubbidire, fare cioè quello che si ascolta.
Mettersi in ascolto di Dio è essenziale nella vita dell’uomo, vitale. La Parola di Dio infatti, diventa l’aria, il respiro dell’anima del cristiano.
Per conformarsi alla vita di Cristo infatti, il cristiano deve mettersi in continuo ascolto della sua Parola e nutrirsi del suo Corpo Eucaristico. Solo così può scorgere nella vita l’infinito amore di Dio e amarlo con tutto se stesso e amare i fratelli nel suo nome, come prega il Salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa domenica: “Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore. Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. […] Ti amo, Signore, mia forza”.
Letizia Franzone