La prof.ssa Simona Postiglione traccia per “La Voce” un profilo della Deputazione della Reale Cappella Santa Venera, della quale è presidente da poco più di un anno.
Come e perché nasce la Deputazione della Reala Cappella Santa Venera?
Ad Acireale la Deputazione della Reale Cappella ha origini lontane. Il 14 agosto del 1658 il benefattore Troylo Saglinbene dispose per testamento che eredi universali dei suoi beni fossero i deputati di Santa Venera. Pertanto con la sua eredità si ebbero le condizioni economiche necessarie per la costruzione di una cappella dedicata alla Santa Patrona all’interno della chiesa Madre dell’Annunziata, gestita dai deputati.
La Deputazione non è un’associazione che nasce dal basso ma è formata attraverso nomine. Come?
La Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera è un organismo laico composto da 4 persone che ricevono una nomina fiduciaria da parte del Sindaco pro tempore, all’interno della quale gli stessi componenti, procedono per votazione alla distribuzione delle cariche di presidente, vicepresidente, segretario e tesoriere.
Di che cosa si deve occupare, per statuto, e che cosa fa?
Attualmente la Deputazione non ha ancora uno statuto e pertanto manchevole di identità giuridica come per esempio può avere una associazione o una fondazione. E’ un organismo laico, con proprie capacità decisionali in merito all’organizzazione dei festeggiamenti. Ma dipende economicamente dall’amministrazione comunale con la quale concorda proposte e iniziative che abbiano bisogno di un supporto economico.
A tal riguardo, con gli altri componenti si sta procedendo alla redazione di un regolamento che definisca i compiti e i ruoli della Deputazione, evidenziando il compito prioritario di tutelare il tesoro di Santa Venera e tutto ciò che attiene ai beni materiali e immateriali legati alla Santa e l’impegno di gestire il contributo economico del Comune per i festeggiamenti patronali.
La Deputazione come si inserisce e opera nella vita della Parrocchia?
La Deputazione è affiancata dalla figura del Cappellano della Reale Cappella, nominato dal Vescovo. Ad oggi è don Mario Fresta, parroco della Cattedrale, che si occupa degli aspetti liturgici legati ai festeggiamenti. Ma che collabora a pieno ritmo con la Deputazione nell’organizzazione della festa, appoggiandone le scelte e condividendone gli intenti.
La sinergia con il Cappellano è un fattore molto importante in quanto funge da collante tra i Deputati e tutte le componenti aggregative legate alla realtà della Basilica Cattedrale come parrocchia, che collaborano durante i festeggiamenti e durante la realizzazione di eventi culturali legati alla festa.
Di che cosa si occupa come Presidente, soprattutto, nelle occasioni delle due feste annuali in onore di Santa Venera?
Da quando sono Presidente, oltre a rappresentare ufficialmente la Deputazione nel suo insieme, mi occupo della redazione dei documenti contabili legati alla gestione economica della festa. Quali per esempio il bilancio di previsione delle spese, il bilancio consuntivo e le relazioni con le autorità competenti sia civili che militari riguardo l’organizzazione della festa.
Con il segretario, mi occupo anche delle comunicazioni social delle attività della Deputazione, curando le pagine Facebook e Instagram per la diffusione delle informazioni.
In Deputazione ogni componente svolge un compito ben preciso che diviene parte costituente di un discorso più ampio di collaborazione e cooperazione al fine della buona riuscita della festa.
Il vicepresidente, in questo momento Salvo Iannuli, segretario della Basilica Cattedrale e memoria storica dei trascorsi della Deputazione, ha una funzione consultiva e di supporto per il mio operato.
Il tesoriere Giuseppe Grasso, si occupa di registrare l’andamento economico degli ingressi e delle uscite relativi al budget della festa. Mentre il segretario Andrea Romeo si occupa della redazione dei verbali, della sistemazione dei documenti e di tutto ciò che attiene alle funzioni di segretario. E mette a disposizione anche le sue competenze legali per redigere quello che sarà il futuro regolamento. Noi 4 deputati lavoriamo in sinergia con interazioni nell’ottica di una proficua collaborazione.
Che bilancio traccia degli ultimi festeggiamenti?
La festa di novembre, più degli altri anni, è stata molto intensa riguardo le iniziative culturali, oltre alle sentite e partecipate celebrazioni liturgiche, animate musicalmente da diversi ensemble vocali e strumentali che di volta in volta hanno impreziosito con la loro presenza. Articolata è stata la gestione di alcune iniziative legate all’anniversario dell’80esimo del bombardamento di Acireale del 14 novembre del 1941. Nella cosiddetta “Lunga Notte” di Santa Venera.
A questo proposito è nata l’idea, gradita al sindaco Stefano Alì e all’assessore Mangiagli, di ricordare questo momento con l’iniziativa di un annullo postale. Poste italiane ha realizzato un timbro ad hoc con l’immagine di Santa Venera e delle cartoline da collezione. Una con la riproduzione di una stampa antica della Santa e l’altra con la riproduzione di un acquerello che ricordasse il bombardamento di Acireale e la protezione della Santa, realizzato dall’artista Gioconda Calanzone.
Un evento prestigioso
Ultimo, altrettanto importante, l’evento “Vergine Madre” realizzato in collaborazione con la Consulta della Cultura in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e per la Festa della traslazione delle Reliquie di Santa Venera nella splendida cornice della Basilica Cattedrale.
L’evento, presentato dal prof. Saro Faraci, presidente della Fondazione Bellini e membro della Consulta della Cultura, ha visto la partecipazione di diverse componenti significative.
Valida musicalmente la presenza del Coro Lirico Siciliano e dell’Orchestra della Compagnia Lirica Siciliana, diretti per l’occasione dal maestro don Marco Frisina. Hanno eseguito alcune arie tratte dal Musical della Divina Commedia, realizzate dallo stesso Frisina e per concludere Inni di Gloria, di don Antonino Maugeri, dedicato a Santa Venera.
Dal punto di vista letterario significativa la presenza di relatori di spessore quali il presidente Dario Stazzone della Società Dante Alighieri di Catania. E anche il dott. Sperello di Serego Alighieri, astrofisico discente di Dante, che hanno introdotto le arie musicali.
Un tocco artistico ha dato la presentazione degli abiti, abbinati ai personaggi delle arie dantesche, dell’Antica Sartoria del Corteo storico di San Gregorio con lo stilista Angelo Butera. Per l’occasione la Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera ha voluto omaggiare gli ospiti speciali con un manufatto artistico. A realizzarlo un laboratorio acese con la collaborazione dell’artigiano Salvo Terni su bozzetto dello scultore Placido Calì, che ricordasse la ricorrenza dell’80esimo del bombardamento della città di Acireale.
Personalmente, come vive questa esperienza? Cosa può dire, in particolare, di avere dato e cosa ha ricevuto?
Nel settembre del 2018 sono entrata a far parte della Deputazione come segretario, ricevendo la nomina fiduciaria da parte del Sindaco. Per me è stato un grandissimo piacere e onore entrare a far parte di questa realtà legata a Santa Venera. Ad essa mi ero accostata già qualche anno prima, colpita dal suo particolare fascino spirituale, considerando che non sono acese di nascita.
Il 4 ottobre del 2020, dopo il rinnovo della nomina e la nuova costituzione della Deputazione, in conseguenza della prematura scomparsa del presidente e caro amico Santo Di Mauro, gli altri deputati hanno voluto che diventassi il presidente . Incarico che ho accettato con molta emozione, incoraggiata dagli altri componenti e dal Cappellano don Mario Fresta.
Devo dire che mi sento onorata e orgogliosa di ricoprire questo ruolo, che porto avanti con impegno ed entusiasmo. Anche perché mi onora essere la prima donna presidente in 400 anni di storia della Deputazione.
La Deputazione, un impegno che onora ed arricchisce
Vivo questo incarico con grande senso di responsabilità. E non solo relativamente ai due momenti legati alla festa di Santa Venera, in quanto lo considero un impegno “a tutto tondo” e continuo. Tra l’altro, lo scorso anno, con la pandemia che ha condizionato profondamente il nostro modus vivendi, con la Deputazione ci siamo occupati anche dell’aspetto progettuale legato ai restauri. Abbiamo avuto finanziamenti dal Comune e dalla Regione per la Candelora dei Calzolai, restaurata da poco. E anche per la Cappella, per la quale a breve riprenderà la seconda e ultima fase dei lavori.
Cosa ho dato e ricevuto? Ho dato e continuo a dare impegno, come anche gli altri componenti. Perché è una cosa in cui credo e nella quale ritengo sia importante spendersi.
Tra le cose più belle che mi ha portato questa esperienza sicuramente il legame intimo e profondo con la Santa. Legame scaturito dalla bellezza e dal misticismo che Lei stessa emana. Poi l’arricchimento legato ai rapporti umani che si sono venuti a creare. Perché far parte di un “qualcosa” vissuto con la pienezza di intenti, con la predisposizione all’ ascolto e alla condivisione, non può che portare arricchimento.
L.V.