Tante, troppe le cose che non vanno a Randazzo. Ed i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil, Cia e Confsal, prendono ancora una volta carta e penna e scrivono un’altra lettera aperta-manifesto al primo cittadino Francesco Sgroi.
“Caro signor sindaco – si legge nel manifesto sindacale – siamo alle comiche finali?
La fine di ogni anno é il tempo dei bilanci. E quello di quest’anno 2021 appena passato, porta con sé – purtroppo per lei e per la sua Amministrazione – un bilancio del tutto negativo. Come forze sindacali e sociali, ci saremmo aspettati una sua maggiore correttezza istituzionale. Come quella mostrata in passato da altri sindaci di vaglia molto superiore alla sua. E di essere quantomeno sentiti in merito ai tanti problemi non ancora risolti che da sempre attanagliano la nostra comunità. A partire dal dissesto-disastro economico del Comune che lei stesso ha dichiarato, certificato ed ulteriormente prodotto in questi ultimi tre anni e mezzo di sua malamministrazione. Visto che – a quanto pare – vi sono ancora oltre 16 milioni di euro di debiti a carico dell’Ente, che non si sa se, come e quando saranno estinti!
Tante critiche al sindaco Sgroi
Certo non può essere sulla pelle dei cittadini, come si profila dai documenti amministrativi che stanno già prendendo forma. E nonostante questo accertato disastro, Ella continua ancora imperterrito ad affondare le mani nelle tasche dei nostri concittadini. E chiede a migliaia di randazzesi ulteriori sacrifici economici. Così come previsto dal bilancio che il consiglio comunale, sempre su proposta della sua Amministrazione, ha approvato lo scorso 3 gennaio.
Fra l’altro, in maniera del tutto incomprensibile, utilizzando l’alibi del dissesto, siamo uno dei pochissimi Comuni della Sicilia che ad oggi non ha stabilizzato i propri precari in servizio ormai da decenni nel nostro Ente”.
Viene mosso, quindi, un altro rilievo di non poco conto alla stessa Amministrazione comunale. “Si sentiva davvero tanto il bisogno di allargare la sua Giunta da quattro a cinque assessori? Ce n’era proprio necessità? Cos’è, sono aumentate le esigenze della città oppure sono aumentate le esigenze sue, caro signor sindaco, onde poter foraggiare qualche altra parte politica a lei vicina, come se le istituzioni si dovessero piegare alle esigenze politiche del momento. Secondo lei, è un atteggiamento responsabile quello di sperperare altri soldi del bilancio comunale aumentando il numero degli assessori? Forse sì, visti gli scarsi risultati da Lei sino ad oggi ottenuti, nonostante la propaganda, dopo ben tre anni e mezzo di suo malgoverno della nostra città!”.
Incapacità del sindaco Sgroi a gestire i fondi regionali per l’emergenza covid
Perplessità vengono ancora fatte emergere dalle stesse sigle sindacali in merito alla gestione dei fondi fatti pervenire dalla Regione Siciliana per fronteggiare l’attuale emergenza economica. “E cosa dire, ancora, delle ingenti risorse avute dal Comune non grazie alla capacità progettuale della sua amministrazione bensì ai contributi straordinari stanziati in questi ultimi due anni grazie all’emergenza Covid? Tutti da Lei sperperati senza un benché minimo di progettualità. È mai possibile che dopo tre anni e mezzo nessun finanziamento sia stato ottenuto dai fondi strutturali?”.
E poi giù con tutta una serie di osservazioni, sempre da parte sindacale.
“Tanti i problemi ancora insoluti ed a cui lei, caro signor sindaco, senza minimamente consultarci, non è riuscito ancora a trovare soluzione. A cominciare dalle tante strade di campagna dissestate e del tutto intransitabili per le cause più diverse. Molte strade comunali di campagna, per esempio, sono state inspiegabilmente ed illegalmente chiuse dai pastori. Essi, in maniera del tutto illegittima, se ne sono impadroniti impedendone il transito agli agricoltori. E persino alle forze dell’ordine che dovrebbero frequentarle per il normale controllo del territorio.
I tanti problemi della città a cui il sindaco Sgroi non ha trovato soluzione
Continuando con l’ampliamento del cimitero al quale si potrebbe trovare soluzione non già con il project financing privato bensì con i fondi pubblici previsti dai vari strumenti con i fondi comunitari.
Poi lo spostamento provvisorio del mercato domenicale – che non vorremmo fosse definitivo – precisano i sindacati. Anzi ne sollecitiamo il ritorno in sicurezza nella sua sede naturale di Piazza Loreto.Così come peraltro previsto dal relativo decreto regionale che a suo tempo, dopo tante lotte dei nostri concittadini, sindacati e forze sociali negli anni Sessanta e Settanta, ne stabilì proprio lì la sua sede. E ancora la riforma dei vari settori ed uffici comunali per il risanamento dell’Ente”.
Poi, sempre da parte sindacale, l’affondo finale. “E cosa dire della sua mancata partecipazione alla soluzione dei numerosi problemi e delle tante vertenze che da tempo ci troviamo ad affrontare da soli per i nostri lavoratori forestali!
Per non parlare, poi, degli altri numerosi contenziosi aperti, come quelli relativi alle nostre due Zone artigianali. Oppure alla manutenzione delle varie scuole di ogni ordine e grado, della refezione scolastica, ed ancora della malagestione del patrimonio comunale. E così via con un lungo elenco che potrebbe continuare ancora all’infinito.
Le annunciate dimissioni del sindaco Sgroi
Egregio sindaco, stando a quanto da lei stesso più volte dichiarato sia nel consiglio comunale del 29 novembre 2021, sia nella conferenza stampa dell’11 dicembre scorso, nonché nell’ultima seduta consiliare del 3 gennaio in cui Lei, dopo aver già ben verificato che non ha più alcuna maggioranza politica che la sostiene, ha preannunciato le sue dimissioni dalla carica che attualmente ricopre.
Speriamo – concludono i sindacati – che in questi due mesi di amministrazione che le restano ella cambi registro. Ed anche se solo per poco tempo senta finalmente gli umori e le voci della città che si elevano per mezzo nostro. Noi, come forze sindacali e sociali, non ci tireremo affatto indietro sicuramente! Lavoreremo sempre nell’interesse esclusivo della nostra città di Randazzo”.
Timida la reazione dell’Amministrazione comunale. Essa, per voce di un esordiente Movimento nuova autonomia, sezione di Randazzo, con un proprio manifesto tende invece a precisare “le tante cose buone realizzate dal sindaco Sgroi che sono sotto gli occhi di tutti e che non possono essere smentite. Come l’abbassamento della tassa dei rifiuti solidi urbani del 60% per i locali commerciali e magazzini e per il 10% per le civili abitazioni. In questi tre anni e mezzo nessun debito a carico del Comune è stato generato e tutte le opere sono state realizzate con finanziamenti pubblici”.
Lo stesso Movimento, però, non ribatte affatto su tutti gli altri punti del manifesto-lettera aperta dei sindacati. Essi, granitici ed unanimi, ribadiscono che “la dichiarazione di dissesto economico dell’Ente, voluta dal sindaco Sgroi e dalla sua Amministrazione, sicuramente farà sentire le sue ricadute negative sulla città almeno per un altro decennio, se non di più”.
Giuseppe Portale