Canto al Vangelo domenica 9 gennaio ( Cfr. Lc 3,16 )
Alleluia, alleluia. Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Alleluia
Vangelo domenica 9 gennaio ( Lc 3,15 – 16.21 – 22 )
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore.
Riflessione sul vangelo di domenica 9 gennaio
La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Luca, nel racconto del battesimo di Gesù. Il brano si apre con l’immagine della folla attorno a Giovanni che si domandava se fosse lui il Messia atteso. Giovanni Battista predicava la conversione e battezzava al fiume Giordano e comprendendo il rischio di essere additato come il Messia atteso, prontamente chiarisce alla folla che non è lui il Cristo ma è Colui al quale non era degno di slegare nemmeno i lacci dei suoi sandali.
Da evidenziare qui l’umiltà grande di Giovanni nello spostare prontamente l’attenzione della folla non su di lui, bensì su Gesù. Lui era soltanto il discepolo che preparava la via al Signore gridando nel deserto dei cuori la conversione e battezzando con acqua. Ma il Cristo avrebbe battezzato con Spirito Santo e perdonato i peccati.
L’atteggiamento di Giovanni serve da insegnamento al cristiano che pur ricevendo lodi per il suo operare in ambito ecclesiale o associativo, deve sempre far puntare l’attenzione su Gesù e non su di sé. Il cristiano infatti, in virtù del Battesimo, è chiamato ad essere il discepolo che vive la propria vita come annuncio del Vangelo, con umiltà e obbedienza a Colui al quale non si è degni di slegare nemmeno i lacci dei sandali, cioè, Gesù Cristo.
Il battesimo di Gesù indica all’uomo la via da seguire
Il brano si conclude con Gesù che si lascia battezzare da Giovanni, proprio per indicare all’uomo la via da seguire. E, mentre Gesù era in preghiera, si aprì il cielo e una voce dall’alto disse: “ Tu sei il Figlio mio, l’amato. In te ho posto il mio compiacimento”.
La voce del Padre, indica il Figlio come la Via da seguire, da ascoltare: Gesù Cristo, il Verbo di Dio che è venuto a dimorare tra gli uomini.
Il tempo del Natale ci ricorda che la vita cristiana deve necessariamente nutrirsi dell’Eucarestia, mettendosi in ascolto della parola di Dio e agendo sempre tenendo lo sguardo fisso su Gesù.
La vita del cristiano così, diventa una lode a Dio e annuncio delle sue meraviglie, come si legge nel Salmo Responsoriale di questa domenica. “Benedici il Signore, anima mia. Sei tanto grande, Signore, mio Dio! Sei rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto, Tu che distendi i cieli come una tenda. Benedici il Signore, anima mia”.
Letizia Franzone