Totocalcio / Torna il popolare gioco con formula tutta nuova

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Con l’avvio del 2022 il Totocalcio “classico” è andato in pensione! Ma non si è affatto intonato il “de profundis” per quello che è stato per ben settantacinque anni il più iconico gioco a pronostici della storia italiana. Piuttosto si è festeggiata la rinascita del nuovo Totocalcio.

Era partito ufficialmente nell’immediato dopoguerra con l’obiettivo di finanziare la ricostruzione degli stadi distrutti durante il conflitto mondiale. Ma sarà soltanto cinque anni più tardi, con l’introduzione del famoso “13” nel 1951, che la schedina diventerà un vero e proprio fenomeno sociale. Appuntamento irrinunciabile per tantissimi italiani che ogni sabato pomeriggio si incontravano nelle ricevitorie per sfidare la fortuna pronosticando l’esito delle partite di calcio.

La prima schedina in assoluto porta la data del 5 maggio 1946. Trenta lire a colonna e in tutto prevedeva 12 partite (il 13 sarebbe arrivato solo nel ’48, col passaggio a Monopolio di Stato). Il vincitore, un certo Emilio Biasotti, portò a casa 426.826 lire.
Fu con l’ottava schedina che arrivarono le vincite milionarie: 1.696.000 lire andati ad un uomo disoccupato di Genova e a una casalinga bolognese. Pietro Aleotti, originario di Treviso, nel 1974 vinse 64 milioni di lire. Fu un vincitore doppiamente fortunato in quanto non si accorse di aver fatto 12 ma, visto che all’epoca era possibile apporre il proprio nome sulla schedina in un’apposita casella, si riuscì ugualmente a risalire a lui.

Nei primi due anni di vita del concorso si sono stampate e lanciate più di due miliardi e mezzo di schede. La Pasqua del 1975 porta una ricchissima sorpresa al vincitore di allora: 870 milioni di lire. Dieci anni dopo, nel 1986 il tredici supera il miliardo sborsando ben 1.730.236.670 lire.
E’ negli anni ’90 che si stabiliscono i record di montepremi. Il 7 novembre 1993 è una data storica per il Totocalcio: vennero realizzati soltanto tre 13 che valsero ciascuno ben 5 miliardi di lire. Il montepremi più alto di sempre si è invece registrato con il concorso n.17 del 5 dicembre 1993 arrivando alla cifra record di 34.470.967.370 lire.

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Le vecchie schedine

Cosa prevede la nuova versione del Totocalcio? Innanzitutto la divisione delle partite, non solo italiane, in un palinsesto composto da due gruppi. Nel primo (con otto match) verranno inserite quelle più equilibrate tra quelle in programma il sabato pomeriggio e la domenica sera. Nel secondo gruppo, invece, sono inserite le partite di cartello o di maggiore interesse. Inoltre le nuove modalità di gioco prevedono lo svolgimento su sei tipologie di pronostico: oltre al classico 13 si vincerà anche con 11 partite e a scalare con 9, 7, 5 e 3 incontri sportivi. La combinazione tra gli eventi del primo e del secondo palinsesto dipenderà in modo esclusivo dal numero complessivo dei pronostici scelti.

La “schedina”, che rimane confermata, è possibile compilarla sia manualmente nelle ricevitorie abilitate sia on line (sisal.it) . Variabile è il costo che dipende dal numero di colonne giocate; si parte da un minimo di una ad una massima di otto e il costo varia da 1 a 8 euro. Ad ogni tipologia di vincita corrisponde un Jackpot che varia in base alla formula prescelta.

Se non ci sarà nessun vincitore, il meccanismo di accumulo del montepremi sarà lo stesso del jackpot. Si può giocare tutti i giorni, non soltanto nel weekend.
Grazie all’app GiocoLegale che è uno strumento per consentire a chi scommette di non finire nel circuito dell’illegalità, si potrà verificare, prima di entrare in una sala o in un centro scommesse, se si tratta di un luogo registrato e verificato. Con il “fondo salva sport” una parte delle entrate del settore del gioco sarà destinata alle attività sportive.

Il Totocalcio è stato rinnovato e riformulato per attrarre un più vasto pubblico e in particolare l’ attenzione dei giovani. La nuova formula di gioco presenta una certa flessibilità, il possibile collegamento con le giocate a quota fissa, la scelta tra più formule, l’interattività, la smaterializzazione della schedina tradizionale.

In un’intervista rilasciata ad Agimeg da Stefano Sbordoni (segretario generale Utis) e Fabrizio Fiorentino (direttore Ufficio Scommesse ADM) hanno dichiarato che “è difficile fare previsioni di crescita in ordine ad un prodotto innovativo come quello di cui si parla. Altrettanto difficile è fare previsioni sulle tempistiche. Il tempo per verificare l’impatto vero sul pubblico del nuovo totocalcio dipenderà dunque dalla durata della pandemia. Ma vogliamo essere sempre ottimisti e vedere la luce in fondo ad ogni tunnel”.

Caterina Torrisi