Annunciato il progetto di restauro della chiesa Santa Maria del Carmelo di Pennisi, gravemente danneggiata dal violento terremoto del 26 dicembre 2018. Il 28 dicembre ha sancito l’ufficializzazione del vincitore nel “Concorso di progettazione” indetto per la ristrutturazione dell’edificio ecclesiale. Dopo un lungo susseguirsi di interventi minori per minimizzare i danni, il progetto riqualificherà la chiesa coniugando il rispetto della sua storia architettonica ad elementi moderni e attrattivi. Don Angelo Milone, direttore dell’Ufficio Beni Culturali ecclesiastici, ripercorre sommariamente l’iter di riparazione in questi anni e ci racconta il messaggio di speranza che l’attuazione del progetto potrà suggerire.
Pennisi / Al via il progetto di ristrutturazione della chiesa: un breve excursus
Don Angelo Milone ci spiega: “Dopo il terremoto del 2018 la diocesi è intervenuta a più riprese per riparare le chiese colpite. Gli interventi avevano lo scopo di garantire una messa in sicurezza, quindi ci siamo adoperati per tamponare i danni più urgenti in varie parrocchie. E’ stato possibile soprattutto grazie al contributo della CEI che ha stanziato un finanziamento per le riparazioni essenziali. L’associazione ogni anno offre una cifra per i lavori da svolgere in diocesi. In quell’anno, dopo il sisma, il vescovo Antonino Raspanti ha chiesto un ulteriore aiuto alla CEI, che ha elargito una somma raddoppiata rispetto alla cifra versata annualmente. Anche la diocesi, sostenuta dal finanziamento della CEI attraverso il canale della Caritas, ha condotto interventi minori in varie parrocchie. Tra questi nel salone parrocchiale e nell’oratorio di Pennisi, danneggiati dal terremoto”.
La svolta con il RUP e il “Concorso di progettazione”
“Per sopperire alle riparazioni più onerose, lo Stato ha raccolto l’appello di nominare un commissario straordinario per la ricostruzione. Abbiamo presentato una prima richiesta per le chiese sulle quali intervenire e, nel primo stralcio di finanziamento, ne sono state inserite sette. Alcune di queste richiedevano interventi economicamente ingenti, soprattutto la chiesa Santa Maria del Carmelo di Pennisi, tra le più gravemente danneggiate. Il costo per il restauro ammonterebbe a oltre 2 milioni di euro. Dopo l’ufficializzazione del finanziamento la vicenda ha mosso i primi passi.
E’ stato nominato il RUP (Responsabile unico del Procedimento) ing. Rosario Arcidiacono ed è avvenuta la formalizzazione della stazione appaltante. Dietro suggerimento dell’ingegnere Arcidiacono si è proceduto, non con la consueta gara di appalto, quindi optando per un progetto economicamente più vantaggioso, ma in altro modo. E’ stato indetto un “Concorso di progettazione”, ovvero un concorso di ‘idee’. Gli studi di progettazione partecipanti, secondo le linee guida che sono state date, hanno presentato un loro progetto”.
Pennisi / Al via il progetto di ristrutturazione della chiesa: un connubio tra “conservazione” e “innovazione”
“La Commissione Giudicatrice dei progetti ha tracciato dei parametri di riferimento, dopo un confronto con la sovrintendenza, coi tecnici, con il comitato di Pennisi. Prioritariamente abbiamo richiesto la conservazione della struttura ecclesiale e, al contempo, la riparazione dei suoi danni. Inizialmente erano arrivate varie proposte, tra cui la demolizione dell’intera struttura o solo una parte.
Lo scopo prefissato nel concorso è duplice: il recupero del monumento, intervenendo sui danni “riparabili” del terremoto; restaurando a livello artistico, ad esempio gli affreschi posti nella zona absidale, e presentare una soluzione innovativa e moderna. Il progetto da un lato dovrà rispettare e conservare l’esistente, utilizzando le tecniche di consolidamento e di restauro, e dall’altro dare una risposta innovativa”.
Pennisi / Al via il progetto di ristrutturazione della chiesa: in cosa consisterà il progetto vincitore?
“Sono pervenuti diversi progetti osservanti le linee guida date. La Commissione, valutatili scrupolosamente, ha aggiudicato la vittoria a quello proposto da uno studio di progettazione di Agrigento composto interamente da giovani. Il 28 dicembre è stato reso noto nella sala convegni “Alice Anderhub” dell’AIAS. Adesso bisogna passare alla fase successiva. Al salone e al campanile, crollati la notte del terremoto, applicheranno una sorta di lamiera microforata che rispetta il volume dell’esistente, così da preservare l’impatto visivo complessivamente. A questo si aggiungono aspetti innovativi.
Di notte i materiali impiegati faranno trasparire le luci interne dall’esterno. Viceversa accadrà durante il giorno. In tal modo il fine ultimo sarà rendere le componenti crollate elementi di luce, con chiare valenze simboliche. La parte esterna dovrebbe essere in acciaio COR-TEN, rivestita con una lievissima patina somigliante alla ruggine di tonalità rossiccia. All’interno, nel salone, oltre la lamiera in acciaio, applicheremo anche pannelli di vetro. Si tratta di una soluzione moderna innestata nell’antico. Scelta anche in virtù della comune volontà di conferire qualcosa di nuovo e attraente alla chiesa.
Le chiese hanno sempre rappresentato un simbolo di incontro, di accoglienza, di confronto, di bellezza. Perché dare la solita risposta scontata di riparazione? Volevamo qualcosa di più interessante, questo è stato il motivo principale per cui è stato scelto questo progetto, oltre che per ragioni di tipo architettonico, ritenute apprezzabili, come la proposta di abbattimento delle barriere architettoniche”.
Pennisi / Al via il progetto di ristrutturazione della chiesa: rinascere dalle macerie è il messaggio di speranza di Pennisi
“Vorremo che in futuro l’intervento di ristrutturazione costituisca un valore per la sua modernità, piuttosto che limitato a convenzionale restauro. Pennisi è una piccola frazione di Acireale e da un lato si è voluto rispettare la sensibilità della gente, conservando l’impatto visivo originario della chiesa, e dall’altro introdurre all’interno novità che possano incuriosire. In questo lungo cammino il vescovo Raspanti ha sempre mostrato la sua partecipazione attiva. Con la collaborazione del vicario generale, degli uffici, del parroco della chiesa don Samson Socorro Fernandes, l’ufficio, il commissario Salvatore Scalia della struttura commissariale, l’ingegnere Arcidiacono, che è stato come una sorta di “pennello pneumatico” facilitando tutte le pratiche burocratiche e offrendo la sua competenza.
L’obiettivo è restituire alla comunità un’opera bella, riqualificata, interessante, rispettosa della storia dell’architettura della chiesa. Tra tutti gli interventi per riparare i danni del terremoto, questo di Pennisi è il più rappresentativo, quindi vorremmo dare una risposta che valga anche come messaggio, come segno di speranza e rinascita”.
Quali sono verosimilmente le tempistiche previste per l’esecuzione del progetto?
“Questo che ho descritto è il progetto di massima, poi bisogna valutare la parte esecutiva nel dettaglio. I tempi sono incerti, per la stesura potrebbe passare qualche mese, dubito più di tanto. Bisogna tenere conto anche delle autorizzazioni relative agli organi competenti. Bisogna entrare nel merito del progetto e questo richiederà un confronto con la committenza tra la diocesi e la parrocchia. Potrebbero esserci alcuni aspetti da perfezionare”.
Graziana Caruso