Canto al Vangelo domenica 6 febbraio ( 4,19 )
Alleluia, alleluia. Venite dietro a me, dice il Signore, vi farò pescatori di uomini. Alleluia
Vangelo domenica 6 febbraio ( Lc 5,1 – 11 )
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Parola del Signore.
Riflessione sul vangelo domenica 6 febbraio
La Liturgia di questa domenica, presenta il brano del vangelo di Luca nel racconto della pesca miracolosa. Il brano si articola in due parti: si apre con l’immagine di Gesù che insegna alla folla che lo circonda; si conclude con la scena della pesca miracolosa e la chiamata di Simone a diventare pescatore di uomini.
Gesù chiede a Simone di scostare dalla riva la sua barca affinchè egli potesse insegnare alla folla che lo circondava; finito di parlare loro, gli chiese di prendere il largo per andare a pescare. Simone, pur essendo tornato dalla pesca senza aver preso nulla, si fida dell’invito di Gesù e sulla sua parola getta le sue reti, prendendo il largo.
Al centro del brano vi è lo stupore e la meraviglia dei presenti nel vedere le reti stracolme di pesci, e Simone di fronte a Gesù, si dichiara peccatore e immeritevole di tanta grazia. Ma, Gesù , di fronte alla richiesta di Simone rispose: “ Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. E , dopo questo incontro con Gesù, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
La lettura e la meditazione di questo brano del Vangelo, ci porta a riflettere sull’importanza dell’ascolto della parola di Dio e della forza della fede.
Gli uomini del racconto, dopo aver faticato tutta la notte invano, erano tornati delusi e senza nulla. Solo dopo essersi messi all’ascolto di Gesù e fidandosi di Lui, prendendo il largo insieme a Gesù accadde il miracolo dell’abbondanza.
Il brano ci fa comprendere che la vita del cristiano deve sempre nutrirsi dell’ascolto della parola di Dio, e deve sempre orientare il suo servizio a Gesù. Ogni lavoro, ogni azione deve sgorgare dall’incontro con Dio nella preghiera, nel dialogo intimo con Gesù Eucarestia.
La vita del cristiano può realmente scostarsi dalla tiepidezza e dalle incertezze dei limiti della riva, solo se con Gesù si prende il largo nell’orizzonte del suo amore, per annunciare la sua Parola. Come ricorda il Salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa domenica: “ Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria”.
Letizia Franzone