Aci Sant’Antonio / Agata Faia, 107 anni e non sentirli

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Agata Faia

Oltre un secolo, 16/02/1915 – 16/02/2022: sono i 107 anni della santantonese Agata Faia, festeggiati  mercoledì 16 febbraio, nella sua casa in pieno centro ad Aci Sant’Antonio.

Un momento per commemorare questo ulteriore passo avanti al di là del decimo decennio in compagnia dei più stretti parenti, figli, nipoti e pronipoti. E con la presenza, in rappresentanza dei cittadini santantonesi, del sindaco Santo Caruso, e del consigliere comunale Giuseppe Leonardi.
Essi – si legge in una nota del Comune – per l’occasione hanno consegnato una targa che reca scritto: Il Sindaco e l’amministrazione comunale con vivo piacere e sincera emozione sono lieti di esprimere sentite felicitazioni in occasione della celebrazione dei 107 anni della concittadina Agata Faia, partecipi con l’intera comunità santantonese alla festa della sua lunga giovinezza.

Caruso, Faia, leonardi
Il sindaco Caruso, Agata Faia e il consigliere Leonardi

Agata Faia da vent’anni cittadina santantonese

Da vent’anni la signora Faia risiede nella città del carretto siciliano, dopo essersi trasferita da Valverde. E qui abita con la figlia che da 38 anni, cioè da quando Agata ha perso il marito, la accudisce.

Una vita comune ma felice la sua, che l’ha vista lavorare per ben 25 anni nella manifattura tabacchi di Catania. Oggi ama dire di sé che è una buona forchetta, e probabilmente questo è uno dei segreti della sua longevità. Tantissimo pesce, un bicchiere di vino a pranzo e un bicchiere di birra a cena, ogni giorno.

Il primo cittadino sottolinea lo spirito forte e allegro di ‘nonna Agata’, magnificamente in forma: “107 anni portati splendidamente! Sono stato a trovare nonna Agata a nome dell’intera comunità cittadina, per partecipare alla piccola grande festa per una santantonese dalla tempra straordinaria, classe 1915.

Ci siamo dati appuntamento con la bella stagione, che sia primavera o estate, non appena allenteranno le restrizioni. Sarà un altro bel momento con una autentica testimone del secolo da poco trascorso, capace di trasmettere una vitalità spesso impossibile da trovare negli incontri di tutti i giorni”.

 

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