E’ intervenuto anche il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al convegno dei vescovi Mediterraneo Frontiera di Pace iniziato il 23 febbraio a Firenze. Organizzato da Conferenza Episcopale Italiana e “Forum dei sindaci del Mediterraneo”, l’incontro è stato convocato dal sindaco di Firenze, Dario Nardella. Avrà luogo fino al 27 febbraio nel capoluogo toscano. L’obiettivo della conferenza è rilanciare l’interesse verso l’area mediterranea, promuovendo azioni di supporto per la cooperazione e la pace. I lavori dell’incontro dei vescovi si svolgeranno nel complesso di Santa Maria Novella. Il forum dei sindaci si svolgerà a Palazzo Vecchio. È possibile consultare il il programma nell’apposito sito dedicato al “Mediterraneo di pace”.
Mediterraneo frontiera di pace / L’intervento di Draghi a Firenze
Seconda edizione dopo quella che si è svolta nel febbraio 2020 a Bari, l’incontro è stato inaugurato dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI. Quindi dal discorso del Presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Mi auguro che un dialogo sul divino – ha affermato Draghi – che nasce dalla volontà di superare differenze, incomprensioni che affliggono gli uomini da secoli, porti un messaggio di fratellanza in un momento di forte tensione per l’Europa. L’incontro di oggi e quelli dei prossimi giorni sono un invito a sviluppare questa visione a partire dalle città, che sono sempre più il centro della vita di questa regione. A ragionare sui nostri diritti e sui nostri doveri come cittadini del Mediterraneo. A lavorare perché il Mediterraneo sia un laboratorio di pace, tolleranza, prosperità, al centro dell’Europa’’.
Mediterraneo frontiera di pace / Firenze capitale del dialogo
La scelta della città di Firenze come luogo di svolgimento dell’evento non è affatto casuale.
È qui che tra il 1958 e il 1964 si tennero i “Colloqui mediterranei’’, organizzati dal sindaco di Firenze Giorgio La Pira, il cui scopo era quello di ricercare le radici culturali comuni tra i popoli del Mediterraneo.
Essi furono un punto fondamentale per la pace mondiale e per il dialogo di tre grandi famiglie religiose: Cristianesimo, Ebraismo e Islam. Alla base del pensiero di La Pira, politico e accademico di grande importanza originario di Pozzallo, c’era l’idea che una comune cultura mediterranea potesse servire come base per “un ordine umano mediterraneo, fondato sulla giustizia e sulla libertà’’. Un obiettivo che continua a perdurare anche oggi e di cui l’evento “Mediterraneo Frontiera di Pace’’ è una piena manifestazione.
Draghi: a Firenze per un Mediterraneo giusto, di pace e di libertà
Nel suo intervento, il Presidente del Consiglio ha trattato i problemi presenti nel Mediterraneo oggi. Tra questi, quello dei giovani, dei migranti, dei cambiamenti climatici, ecc. ”Occuparsi del Mediterraneo – ha detto il Presidente del Consiglio – vuol dire prima di tutto occuparsi delle nuove generazioni. Perché il Mediterraneo sia davvero un mare di opportunità”. Opportunità non solo nel mercato del lavoro. Anche per la salvaguardia dell’ambiente, cercando di aiutare la transizione ecologica.
E’ nostro dovere combattere l’inquinamento e proteggere il pianeta. Soprattutto se pensiamo alle conseguenze sul nostro territorio, come i boschi bruciati lo scorso anno in Sicilia e Sardegna.
Infine ha ribadito che in un momento di forte tensione in Europa, come quello che stiamo vivendo oggi, citando la situazione in Ucraina, “dobbiamo ancor più difendere i valori in cui crediamo e che ci guidano. La convivenza, la fratellanza, la tolleranza che celebriamo in questo incontro devono realizzarsi anche oltre i confini della regione in cui viviamo’’.
Da sempre l’incontro tra popoli e culture è stato un punto chiave della vita e della coesistenza nel Mediterraneo. Oggi in particolare, con i tragici eventi e gli scontri che accadono a livello mondiale, iniziative come questa sono essenziali per promuovere un messaggio di pace e tolleranza il quale rimarchi i valori che sembrano perdere importanza e svanire.
Pia Huang