Vangelo domenica 13 marzo / La luce divina rischiara il nostro cammino

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trasfigurazione di Gesù

Canto al Vangelo domenica 13 marzo ( Cf. Mc 9,7 )

Lode e onore a te, Signore Gesù! Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: “Questi è il mio Figlio, l’amato: Ascoltatelo!”. Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo domenica 13 marzo ( Lc 9,28b – 36 )

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.

Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto. Parola del Signore.

Riflessione sul vangelo di domenica 13 marzo

La Liturgia di questa seconda domenica di Quaresima, presenta il brano del vangelo di Luca nel racconto della Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor

Giovanni Bellini – Trasfigurazione di Gesù

Il brano si apre con l’immagine di Gesù che chiama Pietro, Giacomo e Giovanni a salire con Lui sul monte a pregare. Gesù chiama i suoi discepoli ad andare dentro quello spazio segreto della sua comunione con il Padre, dentro lo spazio della preghiera. La preghiera è il luogo della trasfigurazione dove si vede la gloria di Gesù. Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò di aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. In questo versetto Luca concentra l’attenzione sul volto di Gesù, affinchè lo possiamo contemplare e riflettere sul nostro.

La luce sul volto di Gesù è la luminosità che viene dal di dentro, rivela la sua gloria, illuminando i personaggi che sono accanto a Lui: Mosè ed Elia.
Da notare l’immagine dei tre discepoli che inizialmente erano gravati dal sonno, ma svegliatisi, di fronte alla gloria di Gesù, contemplano il suo volto.

La luce divina rischiara il nostro cammino

Erano assopiti nel sonno, si legge nel brano. Il sonno, la notte, rappresentano le situazioni di torpore, di buio dentro le quali spesso il cristiano si trova a vivere. Gesù ci invita a salire sul monte della rivelazione, dell’incontro con Lui nello spazio silenzioso della preghiera. Per essere trasfigurati dalla sua Luce e avere la forza di affrontare le difficoltà del quotidiano.

Maestro, è’ bello per noi essere qui, esclama Pietro dentro quello spazio di comunione e di contemplazione del volto di Gesù. Il tempo quaresimale ricorda al cristiano la necessità di non assopirsi nella tiepidezza per non entrare nella notte dello sconforto e della desolazione.
Invece invita a recarsi sul monte della preghiera per essere illuminati dal volto di Gesù.
Invita a nutrirsi della SS. Eucarestia, per poi scendere a valle, nelle diverse occupazioni del quotidiano, per testimoniare la bellezza dell’incontro con Cristo. La SS. Eucarestia è realmente il Corpo e Sangue di Gesù che si offre a noi per amore. Nutrendoci di Gesù Eucarestia, assimiliamo il suo amore, incontrando realmente Gesù.

E dentro questo spazio di contemplazione della gloria di Gesù, il cristiano è chiamato ad ascoltare la sua Parola  e a viverla nel suo quotidiano. Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: “Questi è il mio Figlio, l’amato. Ascoltatelo!”.

Letizia Franzone