Forse non tutti sanno che Randazzo, e precisamente la Basilica di Santa Maria, ospita le reliquie del primo Beato della diocesi, Luigi Rabatà. Il frate nasce ad Erice nel 1443 e ben presto si trasferisce nel convento dell’Ordine Carmelitano di Randazzo, esattamente vicino al Santuario del Carmine. Qui trascorre la sua vita, dedita al servizio del prossimo, alla preghiera e alla penitenza fino alla morte avvenuta nel 1490 a seguito di un attentato.
Al Beato si attribuisce, tra le altre opere ritenute miracolose, la fine dell’epidemia di colera avvenuta nel 1911.
A seguito di questo episodio, il 13 agosto dell’anno successivo, la reliquia viene spostata dalla chiesa del convento (attualmente Santuario Mariano Diocesano) alla Basilica di Santa Maria.
Ben 100 anni dopo, cioè l’anno scorso, l’arciprete parroco sacerdote Vincenzo Calà, per sottolineare la ricorrenza, pensa di fare indire un anno giubilare e prega il vescovo, mons. Antonio Raspanti, di avanzare la relativa richiesta alla Penitenzeria Apostolica del Vaticano.
La Penitenzieria accoglie questa richiesta, motivo per cui dal 9 maggio 2012 fino al 9 maggio 2013 (festa del Beato Luigi Rabatà in Sicilia) chiunque si accosti ai sacramenti della confessione e comunione e partecipi con devozione a qualche funzione in memoria del Beato potrà ottenere l’indulgenza plenaria.
In conseguenza di ciò, la parrocchia è stata sede di numerosi eventi. Ultimo in ordine di tempo è la “Peregrinatio Reliquiae” svoltasi dal 26 al 28 gennaio scorsi, che ha visto spostare le reliquie alla parrocchia del Sacro Cuore.
L’inizio dell’anno è stato segnato da una Santa Messa seguita da una processione partita dal Carmine e diretta a Santa Maria.
Andando a ritroso nel tempo, tutti i giorni a partire dall’8 agosto scorso sono stati segnati dal giubileo delle famiglie, dei bambini, delle svariate associazioni di volontariato, delle confraternite e dei Terzi Ordini della città. Ovviamente non è mancata un’attenzione particolare per i malati, nelle case dei quali una piccola reliquia è stata fatta passare porta a porta. Il 13 agosto le iniziative sono culminate nella solenne concelebrazione del Vescovo Raspanti, seguita dalla processione. Inoltre, lo stesso giorno, don Santino Spartà ha donato alla parrocchia una copia degli atti che hanno proclamato Beato don Rabatà. Sempre in onore del Beato, nell’occasione del Giubileo, è stato realizzato un busto reliquiario, opera di un artigiano del Leccese.
Numerose sono le iniziative ancora in programma, tra cui molte Peregrinationes ed eventi particolari.
Annamaria Distefano