Dal 25 al 27 maggio, l’ ABA (Accademia delle Belle Arti di Catania) rinnova il suo appuntamento con la mostra di arte e costume di Abact Moda, che festeggia il suo XX anniversario. Dopo le sofferte restrizioni imposte dalla pandemia, si potranno nuovamente ammirare di presenza gli oltre cento abiti su manichino realizzati interamente a mano dagli allievi dell’Accademia.
La manifestazione, che nasce nel 2002, assegnerà sei borse di studio offerte dall’atelier Amelia Casablanca e dall’Humanitas Istituto Clinico Catanese. Ancora oggi, a curarne l’organizzazione è la docente Liliana Nigro. E si avvale dell’impegno degli allievi dei corsi di Fashion design e di Scenografia, appartenenti alla cattedra di Costume per lo Spettacolo dell’Accademia.
Per il suo ventennale – rende noto un comunicato stampa – la mostra ha dedicato alcune creazioni alla Patrona della città etnea. E offre così una visione sempre nuova del culto della Santa. Ciò grazie al progetto realizzato dal docente di Scenografia Massimo Savoia e dai suoi allievi.
In mostra 17 abiti dedicati a Sant’Agata
I diciassette abiti dedicati a Sant’Agata collocati su speciali supporti a tre metri dal suolo, orneranno il prospetto della sede di via Franchetti dell’Accademia. Nell’aula magna, invece, si potranno ammirare altri cento tra costumi e abiti. Inoltre, la mostra offrirà la novità delle felpe d’autore, realizzate dagli allievi della docente di Art Direction, Viviana Santanello.
La mostra aveva avuto un’anteprima tra gennaio e di febbraio con il progetto Agata Humanitas. Gli abiti del ventennale dedicati a Sant’Agata erano stati esposti, infatti, presso i locali di Humanitas Istituto Clinico Catanese. Il progetto sosteneva il nobile scopo di portare alla luce l’influenza che la sacralità ha sulla moda e la connessione tra Agata e la prevenzione senologica.
L’Accademia e l’Istituto Clinico Catanese hanno proposto, in quell’occasione, una serie di incontri via streaming sulla piattaforma Microsoft Teams. L’obiettivo è stato quello di generare momenti unici di dialogo, crescita culturale e soprattutto di prevenzione. Trasformare la religione in moda e umanità e Sant’Agata si è così trasformata in simbolo di prevenzione senologica.
Ventennale di arte e costume, il programma e il grande catalogo
Le borse di studio offerte in occasione della mostra – spiega la nota di stampa – saranno assegnate da una giuria di qualità. Ne fanno parte, oltre al cantautore Giovanni Caccamo, testimonial d’eccezione, anche Lina Scalisi e Gianni Latino, rispettivamente presidente e direttore di Aba Catania, Fabio e Nino Palella per la maison Casablanca, per Humanitas Istituto Clinico Catanese due medici, Annunziata Sciacca e Francesco Caruso, capo del Dipartimento oncologico, e i presidenti della Fondazione Sant’Agata Riccardo Tomasello, e di Acto Sicilia Daniela Spampinato.
Sempre mercoledì 25, presso l’Aula Magna, Giovanni Caccamo presenterà il suo progetto Parola ai giovani, che “ha l’obiettivo di dar vita a un manifesto sul cambiamento” – ha spiegato Liliana Nigro – “partendo dal contributo delle giovani generazioni, chiedendo testi con alcune parole chiave a ragazze e ragazzi di tutte le maggiori Università d’Italia e di un’unica Accademia, la nostra”.
Grande attesa, infine, per il catalogo del ventennale, che conterrà le straordinarie immagini di cinque maestri della fotografia come Carmelo Bongiorno, Carmen Cardillo, Egidio Liggera, Carmelo Nicosia e Armando Tomagra, e la perla di un testo critico di Giuseppe Frazzetto.
Cristiana Zingarino