L’ ABA, ”Accademia di Belle Arti” di Catania è ancora alla ribalta nazionale per capacità professionali e artistiche. Stavolta per un concorso, il cui esito è stato commentato con soddisfazione dalla presidente Lina Scalisi. “Dopo quello di Scenografia – si legge in una nota stampa dell’Accademia –, un altro prestigioso premio nazionale, stavolta in un concorso di Scultura, per l’Aba di Catania, che cresce sempre di più nell’ambito del sistema delle Accademie italiane”.
La premiata è Chiara Caponetto, 22 anni, di Carlentini (Siracusa), studentessa del corso di Decorazione Arte e Ambiente, con il progetto Persefone, nel venticinquesimo concorso nazionale della Fondazione Peano di Cuneo.
Questo premio si aggiunge a quello recentemente ottenuto dall’allievo Giovanni Arena, nella sezione arti figurative, digitali e scenografiche del quindicesimo Premio nazionale delle Arti.
Persefone attualizzata nella pandemia
A illustrare quanto realizzato dalla studentessa di Carlentini è Riccardo Cristina, docente selezionatore di Aba Catania. E già vincitore nel 2013 del primo premio del medesimo concorso con Essenziale di Dorita Genati. “L’opera testimonia l’acutezza interpretativa messa in atto dall’allieva e tesista Chiara Caponetto che è riuscita ad attualizzare una figura del mito inserendola nell’epoca della pandemia. E questo, insieme alle qualità plastiche dell’opera, ha affascinato i giurati. Persefone – secondo la mitologia –trascorreva autunno e inverno nel regno dei morti, con il dio Ade, e alla fine del ciclico lockdown tornava dalla madre Demetra sulla terra, che rifioriva”.
E’ la stessa Chiara Caponetto che svela l’ispirazione e, insieme, come essa ha preso forma. “Il mio progetto era un modellino in gesso di un busto di Persefone, celata da un velo, un tessuto morbido, sinuoso. E coglie l’attimo in cui la dea rinasce, uscendo da quell’oscurità simbolo di malattia, dolore, lutto. Segna dunque, metaforicamente, la transizione dal buio del Covid a una nuova dimensione”. Un esempio, questo di Chiara, di come le opere d’arte si prestino bene a essere rivisitate e calate nell’attualità. Anche quando questa è molto diversa e ha caratteristiche di particolari e assolutamente nuove.
Pur seconda, la Persefone di Chiara Caponetto vede la luce
Il progetto dell’opera della Caponetto, se non ha ottenuto il primo premio, ha conquistato un traguardo insperato e imprevisto: quello della realizzazione del progetto. Essendo, infatti, giunta seconda, l’allieva dell’Accademia di Catania, non avrebbe avuto il piacere di veder realizzata la sua opera. Infatti, questo privilegio è riservato a chi si classifica primo. In questo caso Furkan Depeli, allievo turco dell’Accademia di Carrara, probabilmente la più prestigiosa in Italia per ciò che riguarda la scultura.
“Ma in questo caso – ha sottolineato il direttore di Aba Catania Gianni Latino – possono offrire grandi possibilità ai nostri allievi le connessioni che, grazie al lavoro svolto di concerto con la presidente Scalisi, l’Accademia sta creando sul territorio con istituzioni, enti e associazioni. E questo seguendo la filosofia della cosiddetta terza missione indicata dal Ministero per una crescita sociale che coinvolga la Società civile”.
Persefone diventa statua tattile
Così è scesa in campo l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. “Dal bozzetto inviato a Cuneo da Chiara Caponetto – ha confermato il presidente del consiglio regionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti Gaetano Renzo Minincleri – faremo realizzare una statua tattile dagli esperti della Stamperia regionale Braille e, quando sarà pronta, la esporremo nel Polo Tattile Multimediale di via Etnea a Catania”.
Adesso si aspetta solo la realizzazione della statua di Persefone, “le cui dimensioni – si sottolinea nel comunicato stampa – saranno stabilite dai tiflologi in modo da renderne ottimale la fruizione tattile”. Il lavoro sarà curato personalmente dal designer Antonio Tringale, responsabile del Reparto disegni in rilievo della Stamperia Braille, diretta da Pino Nobile.
Maria Pia Risa