L’ ha avviato una raccolta fondi popolare rivolta a tutti i clienti: possono fare una donazione alle casse per provvedere al restauro dell’importantissimo monumento cittadino. Si può donare anche attraverso i punti fedeltà della carta socio che sono stati accumulati con la spesa. Offerta minima 5 euro. Basta con i mega cartelloni pubblicitari. È mecenatismo popolare.
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La forza del supermercato. Ci ha pensato la Unicoop Firenze con l’iniziativa “Abbraccia il Battistero”, una raccolta fondi popolare rivolta a tutti i clienti del supermercato, che possono fare una donazione alle casse di tutti punti i vendita della catena di distribuzione, oppure ad appositi banchetti che saranno allestiti all’interno dei supermercati stessi. Altro modo per dare una mano: donare soldi attraverso i punti fedeltà della carta socio che sono stati accumulati con la spesa. L’offerta minima richiesta è di 5 euro. Dunque alla portata di ogni tasca. Ai soci Coop saranno offerte anche delle visite guidate con lo sconto al Battistero da 10 euro anziché 30. E se il contributo supererà i 10 euro, l’Archivio dell’Opera del Duomo assicura l’iscrizione nel registro dei benefattori. Naturalmente, a fronte di tutto questo, la Unicoop non ha preteso di affiggere alcuna pubblicità all’esterno del Battistero. “È la strada giusta da seguire – ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella – : una campagna in cui si coinvolgono i cittadini senza dover passare da una commercializzazione bieca del bene culturale”. “L’operazione Coop va nel senso che noi avevamo indicato fin dall’inizio – ha spiegato ancora il sindaco – c’è modo e modo per supportare con l’intervento dei soggetti privati il restauro delle nostre opere. Questo è ben diverso dal mettere un cartellone sul battistero con sopra una bella signora con la borsa in mano”. Insomma, un invito al “mecenatismo popolare” per riscoprire la proprie radici culturali ed approfondire la conoscenza della propria città. Non c’è che dire, un esempio d’interazione civico-commerciale a favore della cultura, un modo intelligente di coinvolgere i cittadini nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico senza pesare troppo su nessuno. E alla fine, ci guadagnano tutti.
Maurizio Calipari