L’Accademia di Belle Arti di Catania istituisce, per l’anno accademico 2024-25, il primo ciclo dei Corsi triennali di Dottorato di Ricerca AFAM (Alta Formazione artistica, Musicale e Coreutica). I corsi dal titolo Scienze della produzione artistica e del patrimonio permetteranno l’acquisizione di competenze trasversali così da consentire il loro trasferimento e sviluppo in ambito scientifico e professionale.
I percorsi formativi hanno durata triennale. E sono stati istituiti in forma associata, con le Accademie di Belle Arti di Urbino, di Firenze, e di Macerata, M’SIA Faenza Design e il Conservatorio V. Bellini Catania. Coordinatore del dottorato di ricerca è Vittorio Ugo Vicari Colajanni.
Fondata il 17 dicembre 1967 attivando il primo anno accademico nel 1968–69, l’Accademia di Belle Arti di Catania (Abact) appartiene al sistema universitario statale del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) all’interno del comparto AFAM – Alta Formazione Artistica e Musicale e coreutica.
Nelle sue tre sedi (via del Bosco, via Barletta, via Franchetti) offre agli studenti un ciclo di studi quinquennale articolato in un primo e in un secondo livello (3+2). Venticinque i corsi erogati attraverso tre dipartimenti: Arti visive, Progettazione e arti applicate e Comunicazione e didattica dell’arte. Con oltre 2.500 iscritti Abact è la quarta accademia d’Italia dopo Milano, Napoli e Roma (Fonte AFAM).
Dottorato di Ricerca, le modalità di presentazione delle domande
Le domande di partecipazione al concorso dovranno essere compilate e presentate esclusivamente per via telematica, entro e non oltre le ore 14, ora italiana, del 6 settembre 2024. Dovranno essere corredate dalla documentazione richiesta ed essere inviate tramite l’apposita procedura on-line, disponibile all’indirizzo: https://pica.cineca.it/accademiadicatania.
Possono presentare domanda di partecipazione al concorso per l’ammissione al Corso di dottorato, senza limiti di età e di cittadinanza, tutti coloro che sono in possesso, di uno dei seguenti titoli. Diploma accademico di Secondo Livello (DASL); diploma accademico di V.O. se accompagnato dal diploma di scuola superiore. Diploma di laurea di II livello; laurea magistrale; laurea a ciclo unico di V.O. Titolo di studio conseguito all’estero equipollente ai sensi degli accordi internazionali (EQF 7).
Dottorato di ricerca: articolazione e dislocazione dei corsi
I corsi avviati dall’Accademia di Belle Arti di Catania si distinguono per un approccio innovativo allo studio della produzione artistica. Quello sugli archivi valorizza la professione artistica attraverso la tutela del patrimonio culturale, rispondendo alla necessità di preservare beni a rischio dispersione. Gli altri due si concentrano sul design della comunicazione visiva, con un focus sulla pubblica utilità e sul ruolo dell’artista in questo ambito.
Tre le borse per Archivi e repertori teatrali per la ricerca e la catalogazione di archivi teatrali, costumi, scenografie e drammaturgie contemporanee, istituite presso le Accademie di Belle Arti di Catania e di Urbino e il Conservatorio di Musica di Catania.
Il curriculum si focalizza sulla digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio teatrale, archivistico, costumistico, scenografico, scenotecnico. Sui repertori drammaturgici della contemporaneità, con attenzione alla tradizione classica, alla prosa, alla coreutica e al melodramma. Promuovendo l’innovazione tecnologica, la sostenibilità e l’internazionalizzazione. Particolare rilievo è dato ai progetti multidisciplinari che possano integrarsi con banche dati internazionali come il portale Europeana.
Cinque borse per il Design della comunicazione visiva e utilità pubblica
Per il curriculum dottorale riferito a Design della comunicazione visiva e utilità pubblica le borse sono cinque. Di cui due presso l’Accademia di Belle arti di Catania, una presso l’Accademia di Firenze, una presso l’Accademia di Macerata. E una presso l’Istituto Superiore per le Industrie artistiche di Faenza.
Il curriculum seleziona progetti di ricerca che esaminano la figura dell’intellettuale-tecnico e i professionisti del design della comunicazione visiva e dell’utilità pubblica. Mira a favorire la trasmissione dei valori del patrimonio artistico e culturale. Distinguendo la grafica di pubblica utilità da quella commerciale per la sua componente culturale e civica. Si concentra sulla formazione di ricercatori interessati agli aspetti critici, metodologici e applicativi del “Design della comunicazione visiva e utilità pubblica”, promuovendo la responsabilità intellettuale e sociale dei grafici. Il progetto grafico, nella transizione tecnologica e digitale, esplora nuovi metodi, strumenti e processi per l’innovazione e la cultura del design.
Due sono invece le borse di curriculum su Nuove metodologie del contemporaneo nell’ambito delle arti visive performative e applicate. Istituite una presso l’Accademia di Belle Arti di Catania e una presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Il curriculum si concentra su ricerche che esplorano le metodologie artistiche in relazione alle piattaforme digitali e sociali, all’influenza della scienza e della tecnologia sull’arte. E anche agli effetti della dematerializzazione su corpo, stile e moda.
Privilegia studi sull’evoluzione internazionale del pensiero artistico, con attenzione alla transizione digitale e ambientale, e sulla diffusione di modelli formali nelle arti visive. Maggiori informazioni http://www.abacatania.it/dottoratidiricerca/
Valorizzata l’Alta Formazione Artistica e Musicale
Dopo 25 anni dalla Riforma della 508/1999, è grande la soddisfazione del direttore di ABACT Gianni Latino e della presidente Lina Scalisi per l’importante traguardo raggiunto. Frutto di un impegno costante dell’Istituzione nel promuovere la ricerca e l’alta formazione. Per la prima volta, infatti, le discipline artistiche, musicali e coreutiche riceveranno un riconoscimento accademico di altissimo livello.
“Siamo orgogliosi – afferma il presidente nella nota di stampa – di sostenere il corpo docente in questo percorso, e auguro a tutti coloro che intraprenderanno questo percorso di dottorato di poter coltivare la loro creatività, di sviluppare nuove idee e di lasciare un’impronta indelebile nel mondo delle arti e della cultura. Siamo entusiasti di vedere dove questo viaggio vi porterà».
Cristiana Zingarino