Accademia degli Zelanti / “Indici delle pubblicazioni accademiche” per i 350 anni della fondazione

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Michelangelo Patanè

L’Accademia di scienze, lettere e belle arti degli Zelanti e dei Dafnici ha pubblicato, a cura del prof. Matteo Donato, “Indici delle pubblicazioni accademiche” (1671-2021). Il volume è dedicato al 350° anno della fondazione dell’Accademia: era il 1761 l’anno in cui vedeva la luce. E’ inoltre un motivo per ricordare uno dei suoi più importanti presidenti Cristoforo Cosentini.

I circa 140.000 volumi, in possesso della biblioteca, sono stati sempre oggetto di catalogazione. E’ stato, certamente il metodo migliore, così leggiamo nella prefazione a cura del suo attuale presidente, il dott. Michelangelo Patanè, affinché l’uso dei testi fosse fruibile per tutti. Il patrimonio librario è costituito in parte da libri acquistati dall’associazione, e in larga parte da testi donati. Lo schedario, ancora attuale e custodito con cura, è stato realizzato dal bibliotecario can. Vincenzo Raciti Romeo. I computer, ormai in uso comune, hanno facilitato l’accesso ai cataloghi.

prof.Matteo Donato
Il prof. Matteo Donato

Gli “Indici”, accurata ricerca del prof. Donato

Negli ultimi anni il tutto è stato migliorato grazie, soprattutto, al fine lavoro dell’ultimo direttore, la dott.ssa Maria Concetta Gravagno. Numerose sono le pubblicazioni a cura dei soci dell’accademia, che hanno sempre avuto variegate tematiche e un numero cospicuo di scrittori. La pubblicazione degli “Indici” ha veicolato la cultura avvicinandola a chiunque  avesse motivo di consultarli. Essi, frutto di ricerca certosina, egregiamente sostenuta dal prof. Matteo Donato, hanno sostenuto la promozione di progresso perseguita da sempre dall’Accademia.

Maria Concetta Gravagno
La dott.ssa Maria Concetta Gravagno

Quest’ultima presentazione, comunque, è la terza edizione, oltre agli aggiornamenti che hanno avuto il compito di perfezionare quelle passate. Negli Indici precedenti, le pubblicazioni inserite, facevano riferimento esclusivamente all’Accademia. Oggi, grazie a opere di alcuni soci si è ritenuto di inserire anche la vasta produzione acese teatrale dal XVII al XIX secolo. C’è da dire che queste opere sono prive di firma dei loro autori mentre riportano, tutti, il loro “Agnone”. Esso era il soprannome accademico che ognuno dei soci aveva, per esempio il tiepido.

Negli “Indici” anche scritti in versi e poemi

Altri testi attenzionati sono gli scritti in versi: sono tanti e di diversa qualità artistica. Alcuni sono scritti a tema, altri sono lodi ai santi ed encomi a personaggi illustri. Molti altri sono rivolti a dei defunti ricordati come esempio di vita, qualunque fosse stata la loro vicenda terrena.

Nell’Indice sono presenti alcuni poemi come Il Ruggero, donato alla Zelantea da Lionardo Vigo. Il 1836 è l’anno in cui iniziano le pubblicazioni ufficiali dell’accademia. Il 1934 diventa un anno importante per l’Accademia perché avviene la fusione tra gli Zelanti e i Dafnici: le direttive e le finalità morali e scientifiche, di entrambe le accademie, sono rimaste immutate.

Da questo sodalizio nasce il periodico “Memorie e rendiconti” che, grazie anche al prof. Cristoforo Cosentini, fino al 2000 sono stati stampati ben 42 volumi. Sotto la presidenza del dott. Giuseppe Contarino altri 14. Tutte le pubblicazioni si fregiano della testata accademica e dello stemma, il quale prende spunto da quello della città di Acireale.

Mariella Di Mauro

 

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