La giornata nazionale di sensibilizzazione sulla tratta dei migranti si è celebrata anche quest’anno nella diocesi di Acireale. L’evento si è tenuto sabato 8 febbraio 2020, presso i locali dell’Istituto Canossiano di Aci Bonaccorsi. Qui la famiglia laica canossiana e la comunità Giovanni XXIII ha organizzato un incontro dal tema “Una Luce contro la Tratta”. Tale incontro è stato moderato dal direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei Migranti. La diocesi di Acireale attraverso questa manifestazione che si pone in continuità con quella svoltasi lo scorso anno a Riposto, ha voluto tenere accesi i riflettori su tale delicata tematica. Infatti, lo stesso Papa Francesco ha detto: “da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità”.
Opinioni a confronto sulla tratta dei migranti trattata durante l’incontro ad Aci Bonaccorsi?
“Il fenomeno della migrazione – dichiara mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale – ci interpella tutti ad una seria riflessione. Oltre ai flussi migratori verso altri Paesi non si può nascondere la questione della tratta di migranti. Tale fenomeno, nel silenzio, miete milioni di vittime tra uomini, donne e bambini. E’ necessario ed urgente – continua il vescovo – favorire opportunità pastorali e politiche con un potenziamento del coordinamento a livello mondiale. Siamo chiamati ad un impegno deciso al fine di prevenire ed eliminare la tratta di esseri umani e a difendere la cultura della vita”.
Di grande impatto e intensità l’intervento di suor Mary Anne Nwiboko, italo-nigeriana che vive a Carlentini e da anni svolge questo apostolato attraverso la musica per riscattare le vittime della tratta. Con la sua forza comunicativa (è stata anche ospite del programma tv di Raidue “Storie vere”) ha parlato della sua missione, raccontando degli inganni messi in atto dai trafficanti per attrarre le donne nigeriane e spingerle poi nelle mani degli sfruttatori. Ha preso poi la parola anche Michela Lovato della Comunità Giovanni XXIII, che da tempo promuove e porta avanti una forte campagna di sensibilizzazione.
Come si è svolto poi l’incontro ad Aci Bonaccorsi dove il tema centrale è stato la tratta dei migranti?
Nel corso dell’incontro una laica canossiana ha letto la storia di Santa Giuseppina Bakhita (1869-1947), suora africana rapita all’età di sette anni e venduta più volte sul mercato delle schiave, prima di prendere i voti religiosi. Toccante la testimonianza di una giovane ragazza riscattata dalla tratta, che ha raccontato la sua esperienza di vita. Questa ragazza attratta con la promessa di studi universitari in Italia e costretta a prostituirsi, aveva perso la fiducia qualunque persona volesse darle aiuto. Ma la Comunità Giovanni XXIII l’ha liberata. La serata è stata impreziosita dai brani musicali, eseguiti dalla band “Lavina Six” sempre sul tema delle donne.
Guido Leonardi