L’adesione all’ area metropolitana di Catania rappresenta un’opportunità importante per il comune di Aci Castello non solo per la capacità di attrarre investimenti e risorse ma anche rispetto alla capacita di ‘governance’ su un territorio più vasto dove tutte le reti individuabili, in una dimensione di scala, divengono più efficaci.
A dichiararlo in una nota stampa è il capogruppo al Consiglio Comunale del Partito Democratico Maurizio Marino, intervenuto nel dibattito sulla possibile adesione del comune alla città metropolitana di Catania o al Consorzio delle Aci. Il Partito Democratico Aci Castello in sinergia con il Sindaco di Catania Enzo Bianco ha intenzione di promuovere un dibattito pubblico sul tema “Città metropolitana” e dei vantaggi per il comune rivierasco di aderirvi.
“I vantaggi competitivi delle città metropolitane – prosegue lo stesso Marino – afferiscono in particolare alla possibilità di produrre e regolare beni e servizi locali, di costruire politiche urbane integrate e di pianificare il territorio in modo solidale aumentando gli investimenti pubblici e riducendo la loro duplicazione”.
“Sarà più semplice coordinare le reti di trasporto, le infrastrutture per la mobilità tra cui parcheggi o parcheggi scambiatori nella aree limitrofe per decongestionare il centro cittadino, o ancora – continua la nota stampa – dare vita ad un grande waterfront unico, moderno, sostenibile e attrezzato anche di piste ciclabili per rilanciare il turismo e dunque l’ identità di un comune a vocazione turistico-culturale come il nostro che andrebbe ad inserirsi in un network capace di competere al meglio con realtà di livello internazionale”.
“Infine –conclude Marino – per costruire una città metropolitana non come sostituzione automatica della provincia ma come nascita di un governo di area vasta, è presupposto necessario da parte delle istituzioni e degli enti locali e dei cittadini quello di compiere uno sforzo per rilanciare una nuova cultura politica nonché azioni di governo innovative e a dimensione metropolitana “.
Antonio Sorbello