Nella sala consiliare del Comune di Aci Catena, sita in via Palestra 5, è stata convocata la seduta ordinaria del consiglio comunale. Si è ampiamente dibattuto sulla proposta di riduzione del “Canone Unico” e sulla gestione dell’esercizio commerciale su scala territoriale.
A tal proposito, il consigliere Giuseppe Aleo ha avanzato delle riserve sulla recente sospensione del mercato in occasione della giornata dedicata alla Madonna della Catena, patrona della città. Come da lui stesso dichiarato,“ è necessario tutelare e salvaguardare le attività mercatali svolte da parte degli operatori ad esse annessi. Ha, altresì, affermato che “ la piazza di commercio”, con i dovuti accorgimenti organizzativi, non avrebbe causato alcun intralcio alla manifestazione religiosa.
Inoltre, appellandosi al pagamento del suolo pubblico regolarmente versato da parte dei commercianti, ha evidenziato che “ in tal maniera ciascuno di loro è stato deprivato dell’opportunità di condurre regolarmente una giornata di lavoro”. In aggiunta , facendo leva su alcune lamentele pervenute da alcuni lavoratori, ha sottolineato che “ è assolutamente doveroso supportare le loro esigenze, conferendo dignità all’operato di cui si fanno carico quotidianamente”.
“Sarebbe anche auspicabile – ha rimarcato il consigliere – ridurre l’entità del canone che corrisponde ogni esercente”.
La chiusura del mercato non ha violato alcun regolamento
In risposta alle sue osservazioni si pronuncia l’assessore Giannetto, il quale ha precisato che “ l’avvenuta sospensione non ha violato alcun regolamento. In più, la chiusura del mercato durante lo svolgimento della festa, non è stata un’azione che intendeva penalizzare i lavoratori. Uno degli obiettivi preponderanti dell’amministrazione è anche quello di rispettarne le esigenze”.
Subito dopo ha preso la parola Margherita Ferro, sindaca del paese. E ha precisato che “giorno 11 gennaio si è celebrato, con atto pubblico, il 330esimo anniversario dell’affidamento della città alla Madonna della Santissima Catena. Si è trattato di un giorno sacro e di grande valore”. “Non abbiamo chiuso solamente il mercato – ha puntualizzato la prof.ssa Ferro – ma anche le scuole”. “L’evento, come ben si potrà comprendere, necessitava di una pianificazione ben strutturata. Il mercato avrebbe, sicuramente, disorientato i procedimenti organizzativi e la devozione alla Madonna della Catena. La sua importanza storica, come è noto, non contraddistingue solo il nostro Comune ma gran parte della Sicilia”.
Per di più, alludendo al regolamento, ha rilevato che “nell’area mercatale è presente un cartello nel quale è specificata la norma secondo cui, per festività o casi eccezionali, il Comune è in diritto di deliberare sull’interruzione delle funzioni. Quanto, invece, all’esenzione della corresponsione relativa al “Canone Unico Patrimoniale” per l’ occupazione del suolo pubblico da parte di imprese adibite all’ esercizio pubblico, insieme al responsabile del bilancio si provvederà a delineare un piano a tutela dei commercianti. Poichè, indubbiamente, rappresentano una risorsa fondamentale per il tessuto economico del territorio”.
Rigettata dal consiglio comunale di Aci Catena la richiesta di invalidazione dei “Nuclei di valutazione”
Altra trattazione ha riguardato la questione attinente alla presunta difformità sulla procedura di nomina dei componenti costituenti i “Nuclei di valutazione”. Il consigliere Aleo, in sede di consiglio, ne ha proposto l’annullamento in riferimento all’ irregolare procedura attuata nella produzione degli atti. In particolare, ha sollevato la questione di uno specifico “avviso” la cui impostazione, a suo giudizio, non era in linea con quanto previsto dal regolamento e dalla norma. Il segretario comunale ha ribattuto che non sussiste alcuna difformità o parvenza di illegittimità nel procedimento espletato.
Attraverso il riferimento ad una comunicazione scritta che il segretario ha inviato al consigliere Aleo qualche mese addietro si rende più esplicito il concetto. La sindaca ne ha dato lettura affinché si rendesse manifesto che non vi era alcuna inosservanza. In ultimo, citando delle leggi a titolo esplicativo e concordando sul contenuto della lettera appena enunciata, ha asseverato che “ le metodologie applicate da parte dell’ente sul predetto avviso sono pienamente rispondenti ai dettami della materia legislativa.
“I requisiti – ha ulteriormente chiarito la dott.ssa Ferro – sono in perfetta conformità della legge 150/1990 e, dunque, a supporto della legittimità posta erroneamente in dubbio. Nè ci sono irregolarità, in termini legislativi, relativamente alle funzioni, ai compiti, ai titoli di studio e alle proprietà intellettuali”. La seduta, in definitiva, si è conclusa con il rigetto della mozione presentata da parte del consigliere Aleo circa la richiesta di invalidazione dei “ Nuclei di valutazione”.
Livio Grasso