Aci Catena / Inevitabile dissesto del Comune: le parole di Nello Oliveri e Margherita Ferro

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In una svolta drammatica, seppure purtroppo prevedibile per il Comune di Aci Catena, il dissesto finanziario è diventato una realtà ineludibile. Questa situazione, oggetto di crescente preoccupazione negli ultimi tempi, è stata ulteriormente aggravata dallo scambio di accuse perpetrate sia dall’ex sindaco della città, Nello Oliveri, che dall’attuale primo cittadino, Margherita Ferro.

Dissesto Aci Catena / Oliveri contro la sindaca Ferro

Il dissesto finanziario ad Aci Catena è un’amara realtà. Paventato negli ultimi periodi, adesso la giunta guidata da Margherita Ferro ha sancito una nuova stagione. Nella seduta di Consiglio utile a votare la manovra, la sindaca della cittadina da lei ricordata “dei principi Riggio ha tenuto a sottolineare come gli atti prodotti che hanno portato al dissesto sono alla portata di tutti i cittadini che vogliano consultarli. Il dissesto è stato annunciato prima con una conferenza stampa per poi, lo scorso 10 ottobre, arrivare in Consiglio comunale. Passato al vaglio con dieci voti favorevoli, uno contrario e cinque assenti, si è trattato di «un momento di altissima responsabilità» secondo la prima cittadina, in presenza dei revisori dei conti. Con la ratifica del dissesto, dichiarato per un disavanzo di amministrazione di 24.494.322,86 euro, il dissesto è stato un tema sia nel dibattito cittadino che sul fronte politico.

In questo senso, a voler provare a chiarire alcuni passaggi è stato l’ex sindaco Nello Oliveri. In carica dal 2017 al 2022, Oliveri ha protocollato una missiva diretta alla prima cittadina. “Ritengo tutto ciò pretestuoso, poco elegante e poco rispettoso del ruolo che ricopre – riporta la lettera di Oliveri – utilizzare questo drammatico momento per cercare di scaricare colpe su chi l’ha preceduta. Omettendo di contro di dire la natura dei debiti, gli anni in cui sono stati prodotti e le amministrazioni di allora”.

Dissesto Aci Catena / L’acceso dibattito

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Il sindaco di Aci Catena Margherita Ferro

L’ex primo cittadino contesta a Ferro di aver indicato esclusivamente l’amministrazione da lui guidata come responsabile della grave crisi finanziaria, senza citare le altre passate amministrazioni. Il riferimento va evidentemente agli ex sindaci Raffaele Pippo Nicotra e Ascenzio Maesano, che Oliveri non cita specificamente.

“Nei cinque anni del mio mandato non ho assunto nuovi mutui – prosegue Oliveri. – Alcuni li abbiamo rinegoziati, riducendo il tasso di interesse e recuperato decine di migliaia di euro dalla riscossione. Auspico – dice ancora il documento a firma Oliveri – che la Corte dei conti un giorno accerti i fatti per come sono, visto che questo debito non si è creato da solo e nemmeno nel periodo del mio mandato. La mia amministrazione oltre a ereditare le gravi inefficienze – conclude Oliveri rivolgendosi a Ferro – ha fatto pervenire 35 milioni di euro di finanziamenti che lei stenta a portare avanti. Ma ha ritenuto di omettere la verità dei fatti addebitandomi colpe che, qualora ci fossero, di sicuro non sono mie”.

Sempre nel suddetto documento, per cui Oliveri ha riferito alla nostra testata di non aver ricevuto risposta, l’ex sindaco specifica che al suo insediamento ha trovato un disavanzo di 15.657.155,88 e di aver ridotto le passività a 14.585.163,21 euro. «Ancor prima che arrivasse il richiamo da parte della Corte dei Conti, abbiamo ridotto la spesa corrente di 1.061.983,67 euro», evidenzia. Ricordando come, con il terremoto del 26 dicembre 2018 e i lockdown del 2020 e 2021, le riscossioni bloccate abbiano inciso profondamente.

Dissesto Aci Catena / La risposta della sindaca Ferro a Oliveri

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L’ex sindaco Nello Oliveri

Ai numeri forniti da Oliveri, replica Ferro. «Io non ho mai citato nessuno, perché sono convinta del mio ruolo di amministratrice del Comune», ha dichiarato alla VdJ. «Ho sempre detto che le amministrazioni vanno in continuità, non specificando chi siano i singoli. Da sindaca eletta – continua – ho potuto constatare come il tentativo del piano di rientro fatto da chi mi ha preceduto sia stato un fallimento. Attestato da revisori dei conti e Corte dei Conti».

La sindaca ha affermato che la sua amministrazione ha approvato il rendiconto finanziario del 2021 e del 2022. Quest’ultimo riportava il debito di oltre 24 milioni con debiti fuori bilancio di 800mila euro. «La scorsa amministrazione ha aumentato le posizioni organizzative e non ha saputo calmierare il prezzo dell’acqua e ammortizzare il prezzo del conferimento in discarica – precisa Ferro. – Inoltre Oliveri ha più volte affermato che il dissesto è un fallimento che mette a rischio anche gli stipendi dei dipendenti comunali: questo non è assolutamente vero, perché abbiamo previsto tutto e con oculatezza abbiamo evitato anche questo rischio». Ferro adesso parla di decisivo cambio di rotta. «Non voglio accusare nessuno nello specifico – conclude la sindaca – ma il dissesto è un passaggio inevitabile».

Carmelo Lombardo

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