Aci Catena / Appello della sindaca Ferro per le Terme di Santa Venera al Pozzo

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Terme Santa Venera al Pozzo

Riportiamo il comunicato per conto del Comune di Aci Catena riguardante i gravi incendi che hanno devastato la zona nello scorso luglio. Il comunicato prevede una serie di richieste da parte della sindaca Margherita Ferro per la bonifica dell’area delle Terme di Santa Venera al Pozzo, gravemente colpita dal fuoco.

Margherita Ferro / Situazione delle terme di Santa Venera al Pozzo

Il recente disastroso incendio si è generato proprio all’interno dell’Area archeologica di Santa Venera al Pozzo. Da qui si è generato quello ancora più vasto che ha letteralmente sconvolto il territorio del Comune, con le ben note conseguenze in termini di danni a persone, cose ed ambiente. Questo ha purtroppo messo in luce le gravi criticità della conduzione del Parco, sia in termini di prevenzione, che di gestione dell’emergenza. Quest’ultima si è rivelata praticamente nulla, lasciando ricadere il tutto su questo Comune, con i suoi tecnici e il personale, coadiuvati generosamente dalla popolazione. Cittadini che  hanno mostrato un senso di abnegazione e spirito di sacrificio non comune. Solo grazie a queste forze è stato possibile scongiurare danni ancora maggiori e più vasti di quelli prodotti.

E’ inammissibile, che, pur essendo dotato di autonomia finanziaria, grazie alla quale il Parco avrebbe potuto effettuare in tempo lavori di pulizia dai rovi e dalla vegetazione infestante, esso non abbia posto in essere un semplice appalto a ditte specializzate. Si è aspettata invece l’opera degli operai forestali, intervenuti ad estate già inoltrata, e con temperature torride fino a 48 – 50°. Temperature già preannunciate ampiamente sia dai bollettini della Protezione Civile Regione che dai vari network nazionali e regionali. Non è giustificabile l’assenza di un piano di emergenza e di un sistema antincendio in un’area così ricca d’acqua come Santa Venera al Pozzo.

Margherita Ferro / L’inutilizzo dell’area archeologica

L’area archeologica di S.Venera al Pozzo è inclusa nei siti affidati alla gestione del Parco archeologico e paesaggistico di Catania, dovrebbe invece avere una sua identità culturale legata ai territori delle ACI. L’Area costituisce un prezioso patrimonio archeologico e paesaggistico, ma anche denso di miti greci e tradizioni cristiane. Secondo la tradizione infatti sul luogo fu decapitata Santa Venera durante le persecuzioni romane contro i cristiani: la sua testa fu gettata dai soldati romani nel pozzo delle acque termali, ritenuto miracolo nel Medioevo. Nell’area insiste la sorgente di acqua termale, iposulfurea e salsobromoiodica, ritenuta una delle migliori a  livello europeo, il cui utilizzo rappresentò per diversi decenni una ricchezza economica per tutto il territorio delle ACI; sorgente ancora presente, ma totalmente dimenticata e inutilizzata.

Il Comune di Aci Catena – continua la sindaca Ferro – intende puntare su una strategia di sviluppo sostenibile che si riverberi anche nei territori vicini, costituendo di fatto una ‘rete’. Restituendo ad esso quel ruolo principe che aveva un tempo, riallacciandone i rapporti materiali e immateriali”. La presenza delle antiche Terme di Santa Venera al Pozzo, elemento di grandissimo rilievo nei 2000 anni precedenti, e oggi sostanzialmente risorsa in abbandono o comunque sotto utilizzata. Il parco può garantire, se adeguatamente valorizzato, uno sviluppo durevole e sostenibile basato sui molteplici beni culturali, archeologici, architettonici, antropologici, ambientali e paesaggistici presenti.

Sindaca Ferro / L’appello alla regione

E’ già in atto un Accordo di Collaborazione ai sensi del citato art.112 del Codice dei beni Culturali, e firmato in data 11 maggio 2023, tra l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e Identità Siciliana, la Soprintendenza BB.CC.AA di Catania e il Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e il Comune di Aci Catena.

Ministro Adolfo Urso
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso

Abbiamo il dovere di salvare il nostro territorio e il patrimonio culturale, quali depositari della memoria dei nostri Padri. Sarà mia cura, nella qualità di Sindaca, rappresentare questa esigenza, all’On. Ministro che ringrazio per la Sua presenza. L’Area Archeologica, oggi in stato di triste abbandono e chiusa al pubblico, necessita, ora più che mai, di sostanziosi interventi di recupero e riqualificazione. Non possiamo più restare inermi a questo stato di abbandono della nostra Sicilia. Ringraziamo il Ministro per le Imprese ed il made in Italy Adolfo Urso per la Sua presenza e la Sua vicinanza, essendo anch’esso parte del territorio e cittadino catenoto. Chiediamo attenzione per la nostra storia, per la nostra identità e per il nostro territorio. Siamo certi che si farà portavoce di tutto il territorio.

Chiediamo di essere inseriti tra i soggetti beneficiari delle provvidenze relative ai fondi strutturali assegnati, nelle varie linee di finanziamento. L’obiettivo è riportare i luoghi ad una configurazione dignitosa e in grado di avviare a regime un sistema di fruizione. E che questo possa innescare lo sviluppo sostenibile basato sulla valorizzazione dei beni presenti. Con creazione di valore aggiunto, consapevolezza e presidio del territorio, elementi fondamentali per scongiurare il ripetersi di eventi così gravi. Disastri che possono essere prevenuti ed evitati, grazie ad una attenta e corretta gestione dei luoghi.

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