Acicatena / Per Rosario Livatino, esempio di fede e giustizia, un festival musicale storico

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musica per Rosario LIvatino

E’ stata una settimana in qualche modo memorabile per Acicatena, che ha ospitato ed esposto tra il 20 ed il 27 ottobre le reliquie del Beato Rosario Livatino, il “giudice ragazzino” divenuto martire per uccisione violenta della Stidda agrigentina. La settimana ha offerto un programma davvero interessante e completo, con pubbliche occasioni per pregare e riflettere sulla vita e il sacrificio di una delle figure più emblematiche della lotta per la giustizia in Italia.

Livatino è stato un esempio di rettitudine morale e di integrità nella lotta alla mafia. Nato il 3 ottobre 1952 a Canicattì, in provincia di Agrigento, e assassinato dalla mafia il 21 settembre 1990, a soli 37 anni, ha incarnato il volto di una giustizia ispirata ai valori profondi della fede e della legalità. Divenuto giudice nel 1978, si distinse fin da subito per il suo impegno contro la criminalità organizzata, lavorando su delicati processi contro esponenti mafiosi e amministratori corrotti. Credeva fermamente che la giustizia non potesse essere disgiunta dalla dimensione etica e religiosa. Non a caso, nelle sue agende personali, aveva scritto frasi come “sub tutela Dei”. Ciò stava ad indicare la sua volontà di agire sempre con coscienza pulita e sotto la guida della fede.

Nel 2021, Rosario Livatino è stato proclamato beato dalla Chiesa cattolica, riconoscendo il martirio subito come un atto di sacrificio non solo civile ma anche religioso. Livatino è il primo magistrato beato nella storia della Chiesa cattolica. Dopo oltre trent’anni la sua figura continua a ispirare magistrati, giuristi ma soprattutto fedeli, delineando un esempio luminoso di chi ha scelto di vivere il proprio servizio alla giustizia come una vocazione. Per questo, Acicatena ha esposto le reliquie di Rosario Livatino per un’intera settimana.

L’esposizione delle reliquie di Livatino ad Aci Catena

La devozione verso il Beato Rosario Livatino continua a crescere: quest’anno le sue reliquie sono state appunto esposte in una delle periferie spesso non semplici della Diocesi di Acireale, ovvero Acicatena. Si è trattato di un evento atteso e carico di significato spirituale per i fedeli. L’esposizione, accompagnata da un ricco e interessante programma, ha articolato celebrazioni religiose, incontri di preghiera e momenti di riflessione dedicati al tema della giustizia e della fede, ma anche momenti artistico musicali originali ed efficaci.

Rosario Livatino reliquie

Acicatena / Musica, condivisione e legalità per accogliere le reliquie del beato Rosario Livatino

Il 24 ottobre si è svolto un evento storico per la città: un momento che ha unito l’intera comunità in nome della legalità e della solidarietà a largo San Pio, in zona Loco, non di rado luogo di spaccio secondo le cronache. Una sera indimenticabile proposta da don Carmelo Sciuto, parroco della parrocchia Maria SS della Catena, il quale, trovando il convinto appoggio dell’Ufficio della Pastorale della Cultura della Diocesi di Acireale, diretto da Mario Agostino, e il supporto dell’amministrazione comunale, ha voluto riunire tutte le realtà associative del territorio, insieme alla rete Mosaicu coordinata da Maria Luisa Scalia e Salvo Musumarra, che raccoglie realtà del terzo settore. A dare il suo contributo, insieme alle associazioni, anche la Consulta giovanile di Acicatena, che a sua volta ha invitato a partecipare le Consulte di Aci Sant’Antonio, Acireale e Valverde.

La manifestazione ha assunto un significato ancora più profondo e prezioso con l’arrivo delle reliquie del beato Rosario Livatino, il giovane giudice martire della giustizia. Inoltre, l’evento è stato anche frutto di una collaborazione tra le consulte delle città di Acireale, Acicatena e Valverde. L’evento musicale, ribattezzato “Onde Sonore”, è diventato il mezzo per onorare un simbolo importante per la comunità, in una serata carica di emozione e solennità. Rosario Livatino, ricordato per il suo impegno incrollabile contro la mafia, è stato protagonista della serata come modello di giustizia e rettitudine, e la sua presenza ha toccato profondamente il cuore dei partecipanti.

Il susseguirsi di band e artisti locali ha offerto momenti di riflessione e ispirazione, facendo risuonare, accanto alla musica, il messaggio di legalità e speranza incarnato dal Beato. La partecipazione all’evento, libera e aperta a tutti, ha contribuito a rafforzare i valori di unità e solidarietà, evidenziando il profondo legame tra la comunità e la figura di Livatino, la cui eredità continua a vivere e a ispirare attraverso gesti di condivisione come “Onde Sonore”.

Aci Catena legalità

 Le parole di Carmelo Lombardo

“Per noi – ha spiegato l’organizzatore della serata, il giovane giornalista catenato Carmelo Lombardo, motore operativo, – l’evento ha un significato storico, perché un’iniziativa simile, in quel luogo soprattutto, non era stata mai realizzata. Quindi, eravamo consapevoli che fare un evento del genere non fosse semplice, sia per il periodo, sia per il luogo, sia per la tematica. Davanti alle questioni di legalità e mafia, purtroppo, la collettività non risponde sempre positivamente. Proprio per questo, il luogo scelto era significativo. Parliamo di una zona molto sensibile, che ha bisogno di più presenza, di non essere lasciata nell’abbandono. Ci sono casi – anche se non sono sempre evidenti – di criminalità e degrado. È un’area che necessita di attenzione, di cura. Per questo motivo, l’evento ha assunto un significato ancora maggiore”.

Fede e Legalità: binomio indissolubile

“L’evento ha raggiunto pienamente il suo obiettivo: abbiamo mostrato un’immagine di Acicatena che crede nei valori della legalità, dell’antimafia, della speranza e del cambiamento. Il cambiamento inizia proprio dal dichiarare che non vogliamo la mafia né la criminalità. Anzi, vogliamo trasmettere messaggi importanti, e farlo insieme, attraverso la musica e la partecipazione della comunità”.

Aci Catena legalità

E’ stato un momento speciale, con l’accoglienza delle reliquie del beato Rosario Livatino. L’evento ha preso avvio con la reliquia scortata dai Carabinieri e accompagnata dal parroco sul palco, dove si è tenuto un momento di riflessione. Chiaramente, il vero motivo della serata è attestare e ricordare il valore del sacrificio.  Livatino ha dato tutto per il proprio lavoro, spinto da una profonda fede. Faceva il suo dovere come uomo giusto, come servitore dello Stato e uomo di fede, e per questo ha pagato con la vita.

“Essere persone di fede significa credere in valori come la legalità e la non-violenza, che non possiamo dare per scontati. Se trent’anni fa, quando Livatino fu ucciso, questi valori erano messi in discussione, oggi purtroppo non sono ancora così scontati. Lo dimostra anche il fatto che, a volte, eventi come questo, incentrati su legalità e antimafia, possano infastidire qualcuno al punto da scegliere di non partecipare”.

Acicatena / Legalità tra musica e condivisione 

“Durante la serata si è svolto un evento musicale che ha visto la partecipazione di molti artisti e associazioni. Alcuni artisti hanno cantato anche con la banda e con la scuola di canto. Desidero ringraziare padre Carmelo per averci coinvolto tutti. Siamo stati in grado di creare un evento che parte dal basso, senza perdere i veri valori: fede e legalità. Ci tengo anche a ringraziare tutte le associazioni che hanno partecipato, sia con la loro presenza che con il gazebo, contribuendo alla diffusione dell’evento. Voglio in ultimo aggiungere che ringrazio tutti gli artisti che si sono susseguiti, eccellenti, che ci hanno offerto uno spettacolo di grande spessore. Una menzione speciale a Pietro Praticò, che ha presentato e condotto ottimamente la scaletta”.

Aci Catena legalità
In foto, la Consulta Giovanile di Aci Catena

Presente, tra tante associazioni meritorie, anche Libera contro le mafie ed il comitato Consolazione. Quest’ultimo ha mandato un video messaggio sulla legalità, in cui delineavano il sacrificio del giudice Livatino. Inoltre, la città di Acicatena ha avuto l’onore di ricevere un videomessaggio da parte di Giulio Scarpati, noto attore che ha interpretato il giudice Livatino in un film a lui dedicato. Le parole di Scarpati hanno rinnovato l’impegno di tutti i presenti verso i valori di legalità e giustizia, sottolineando l’importanza di ricordare figure come Livatino, che hanno sacrificato tutto per il bene della società.

Giorgia Fichera

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