Nel comune di Aci Catena, prossimo alle elezioni previste per il 12 giugno, il sindaco uscente Nello Oliveri punta ufficialmente alla rielezione. Una decisione nell’aria da tempo, della quale abbiamo chiesto conto. Dopo la prima esperienza dal 1995 al 1999, dal giugno del 2017 è alla guida della città del limone verdello. Da sempre politicamente affine al presidente della Regione, Nello Musumeci, ci riprova per continuare in quell’annunciato lavoro a favore della crescita del territorio di cui intende farsi ancora primo referente.
Sindaco Oliveri, come nasce questa sua nuova candidatura per Aci Catena?
La mia nuova candidatura da sindaco uscente nasce dalla volontà di proseguire il lavoro svolto in questo mandato. Mi è toccato gestire un periodo molto particolare, buio e brutto per la storia di Aci Catena: mi azzarderei a definirlo il peggiore. Soprattutto a seguito della condanna della Corte dei Conti, arrivata circa quattro anni fa per fatti avvenuti precedentemente la mia amministrazione. Condanna che ha bloccato la spesa al comune di Aci Catena e che ci obbliga ad agire solamente in regime di spesa obbligatoria. Questa, per noi, consiste nel pagare gli stipendi dei dipendenti e le rate di mutuo. Tutto quello che non viene speso, va accantonato al fondo debiti per sanare l’enorme debito di Aci Catena che, a seguito di questa condanna e del riaccertamento dei bilanci degli anni 2014/2015/ 2016, ammonta a 22 milioni di euro.
Con i bilanci adottati dalle precedenti amministrazioni non correttamente, non era stata correttamente apportata una linea di finanziamento di 13 milioni di euro. Questa aveva falsato i dati dei bilanci, portando ad un bilancio fittizio, non reale. A seguito di nuovi controlli, è uscito fuori l’ammontare del debito totale. Ho fatto fronte a questa mole di debiti, moltissimi, pagando fornitori e ditte dei servizi per conto del Comune che non erano stati pagati. Ora il debito è stato portato a meno del 40% e quindi il Comune di Aci Catena è rientrato a pieno titolo nella normalità. E’ giusto che, dopo aver eseguito questa mole di lavoro ed avendo ridato dignità all’ente e alla comunità, mi riproponga questa seconda volta. Amo dire che questa è stata la stagione della semina e spero che la prossima possa essere quella del raccolto.
Sindaco Oliveri, in base alla gravissima situazione debitoria di Aci Catena, vi è alternativa alla dichiarazione di dissesto? Cosa ne pensa?
Sono assolutamente contrario al dissesto e l’ho dimostrato dal primo momento. Il dissesto significherebbe sancire il fallimento di una città, il non riuscire a non poter fronteggiare e controllare la situazione debitoria. Ma una buona politica di risparmio sarebbe capace di arginare il problema non creando altri debiti. Né nella scorsa sindacatura né in questa ho assunto mutui ma so che comunque, non ovviamente a causa mia, il comune di Aci Catena è indebitato fino al 2046. Oggi, pur essendo in deficit, riusciamo ad andare avanti con la spesa corrente, economizzando da quest’ultima qualcosa come un milione e duecento mila euro l’anno che moltiplicati per cinque sono delle belle somme. A mio avviso, non ci sono i presupposti per il dissesto del Comune: occorre invece una buona politica di risparmio e di gestione per riuscire a fronteggiare la fase debitoria. Se sarò rieletto, la mia amministrazione sarà in grado di saldarla.
Con quali punti programmatici intende proporsi alla cittadinanza? Quali a suo dire le priorità?
Il programma è in fase di approntamento. Alcuni punti li ritengo essenziali ma per il momento preferisco, anche per rispetto degli avversari, non rivelare alla collettività. Si sta portando un programma evitando frasi di circostanza o punti che equivalgono a “voli pindarici”, dando ad Aci Catena ciò che le spetta, considerando il lavoro già fatto. Il comune dispone di 30 milioni di euro di finanziamento con il vantaggio del PNRR su cui si deve insistere soprattutto per gli anni successivi. Renderò noto il programma elettorale non appena la campagna elettorale entrerà nel vivo e non appena sarà fissata la data delle elezioni, che si presuppone sarà a fine primavera.
Sindaco Oliveri, Il personale del Comune di Aci Catena è ai minimi storici: come intende ovviare alla pochezza della macchina amministrativa?
Riferendomi alla condanna della Corte dei Conti che ho citato pocanzi, è stato precluso al Comune di Aci Catena la possibilità di indire concorsi, ecco perché non è stato possibile rafforzare l’organico. Durante il mio primo mandato, negli anni 1995/1999, il comune di Aci Catena contava circa 230 dipendenti più 32 articolisti. Oggi, compresi gli ex articolisti, che sono riuscito a far passar di ruolo prima che arrivasse la condanna, in organico ci sono solamente 95 unità. Siamo ai minimi storici. Mancano, prioritariamente, vigili urbani, tecnici comunali, assistenti sociali ed operai manutentori giardinieri, di cui l’unico prossimo alla pensione.
La soluzione è stata proporre un piano di rientro a seguito di questa condanna al MES . Dopo la sua approvazione, sarà possibile indire concorsi rafforzando l’organico comunale. Contestualmente da qualche anno a questa parte il comune ha in servizio 50 ragazzi del servizio civile che stanno contribuendo nella gestione degli uffici e dei servizi. Anche tramite lavori socialmente utili, il loro contributo è prezioso nel settore manutentivo in particolare.
Come ristabilire la fiducia dell’elettorato nella politica e, nello specifico, con la figura del sindaco?
Si potrebbe ristabilire la fiducia facendo partecipare attivamente le persone alle scelte.
Spesso una candidatura genera supposizioni legate ad appartenenze politiche o “gravitazioni” intorno a figure di onorevoli. Vi sono per lei al momento partiti o figure di riferimento in questo senso o rivendica una nuova proposta personale?
Non rivendico nessuna proposta personale. Sono un uomo che nasce nel mondo della destra e da qualche decennio aperto al centro-destra senza preconcetti. Appartengo al mondo di quella destra sociale che è vicina agli ultimi e lontana dai potenti. Non ho nulla a che spartire con partiti di posizione. Ho una mia militanza politica vicina al Presidente della Regione fin dal 1976, ma spesso per motivi di elezioni comunali non disdegno il civismo, tant’è che la mia sindacatura del 2017 è stata portata avanti con due mie liste civiche che sono aperte alla società civile. Guardo senza preconcetti a 360°. L’importante è l’onestà, non tanto l’ideologia politica di appartenenza, con un unico fine: lavorare per la città. Nessun personalismo o accordo particolare con alcun deputato. Non è mio stile: voglio portare avanti solo gli interessi della città.
La grande sfida del prossimo mandato sarà quella dei fondi legati al PNRR: un fallimento nella progettazione o negli adempimenti sarebbe un clamoroso danno alle generazioni future? Come imposterebbe le competenze della sua giunta, in questo senso?
Pur con poco personale siamo riusciti ad affrontare progetti significativi e a presentare in diverse date di PNRR alcuni progetti importantissimi di infrastrutture. Una politica seria e una conoscenza della macchina amministrativa impegnerà la futura l’amministrazione. Ovviamente il fallimento nella progettazione o degli adempimenti sarebbe un clamoroso danno per le generazioni future.
Giorgia Fichera