Grande gioia nella comunità parrocchiale di Aci Platani per l’imminente avvio dei lavori di recupero del campanile. Lavori che comprenderanno altri interventi finalizzati al miglioramento della vita nella chiesa Madre e locali annessi. Il 21 gennaio scorso, infatti, gli ingegneri e i tecnici del Comune di Acireale, che saranno chiamati a seguire i lavori, si sono ritrovati nella frazione acese per un primo sopralluogo.
Aci Platani: via al recupero della chiesa Madre
Presenti anche don Salvatore Coco, parroco di Aci Platani, l’assessore Salvo Grasso e l’architetto Paolo Grasso. Quest’ultimo nel 2015, per conto dell’Amministrazione Barbagallo, aveva redatto il progetto di recupero presentato alla Regione Siciliana. In realtà, sono stati tre i progetti finanziati con i fondi del “Patto per il Sud”, stanziati dalla Presidenza del Consiglio. A quello riguardante il risanamento della chiesa Madre di Aci Platani, riaperta lo scorso maggio, si aggiungono altri progetti. Prevedono il recupero conservativo dell’immobile di proprietà comunale in uso al Commissariato della Pubblica Sicurezza acese, nonché la manutenzione straordinaria della chiesa di San Michele Arcangelo di Acireale.
Nel 2009 cadono pezzi di una colonna del campanile
Come si ricorderà, gli interventi si erano resi necessari in seguito alle gravi lesioni riportate dalle colonnine di ornamento del campanile, dopo gli eventi sismici verificatisi all’inizio di questo nuovo millennio. E’ ancora vivo in tutti noi il ricordo della domenica delle Palme del 2009, quando, intorno alle dodici, mentre tante persone uscivano dalla chiesa dopo aver partecipato alla Santa Messa, alcuni pezzi di una colonna si sono staccati e solo per miracolo non hanno colpito nessuno.
Dopo i primi interventi, finalizzati a mettere in sicurezza il campanile, la Protezione civile del Comune di Acireale, al fine di evitare ulteriori danni, aveva proibito il suono delle campane. Così i sacri bronzi, che per secoli con i loro rintocchi hanno scandito i ritmi della comunità cristiana di Aci Platani, sono rimasti per quasi 11 anni tristemente muti. Questo primo sopralluogo è servito a comprendere meglio le priorità e avere un approccio con le diverse problematiche presenti. Ma soprattutto, a vedere come portare avanti il programma di lavori che si dovranno concludere a distanza di 180 giorni dal loro inizio.
La soddisfazione del parroco don Coco
Grande soddisfazione nelle parole di don Salvatore. “Questi interventi – ci dice – sono importanti. Così come quelli che sono stati realizzati, a costo di enormi sacrifici, in seguito al terremoto del 26 dicembre 2018. Restaurare la chiesa Madre significa recuperare la storia della nostra comunità, custodirla e consegnarla alle future generazioni. Mi auguro vivamente che i lavori possano iniziare al più presto ed ogni platanese possa esultare di gioia nel risentire i rintocchi delle secolari campane. Il campanile deve continuare a rappresentare un punto di riferimento per tutta Aci Platani”.
Giovanni Centamore