Il 24 gennaio scorso, in prossimità della domenica della Parola, voluta da Papa Francesco, la parrocchia di Aci Platani è stata chiamata a rallegrarsi perche’ un suo figlio, Cosimo Gangemi, assieme ad altri due seminaristi Mattia Cantale e Rosario Pittera, nella chiesa di San Paolo, durante una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo mons. Antonino Raspanti, ha ricevuto il ministero del Lettorato.
Nelle settimane che hanno preceduto il conferimento del ministero, la comunità parrocchiale è stata invitata a riflettere sulla presenza di un ministro istituito come un dono per la stessa comunità. Chi riceve questo particolare ministero, infatti, svolge il delicato compito di proclamare la Parola nell’assemblea liturgica con la gioia e la consapevolezza di essere il portavoce di cui Dio si serve per ravvivare la fede di chi ascolta. Il suo compito non si esaurisce, però all’interno del contesto liturgico: egli si impegna ad essere catechista e educatore nella fede, ma anche ideatore e animatore di iniziative rivolte all’annuncio e all’approfondimento della Parola di Dio.
La sera del 22 gennaio, la comunità parrocchiale, si è riunita in una veglia di preghiera conclusasi con la benedizione eucaristica. Un forte momento di fede nel quale il parroco don Salvatore Coco ha esortato i presenti a ringraziare il Signore per la scelta vocazionale di Cosimo e per il periodo di particolare grazia che sta vivendo nell’accompagnarlo nel delicato cammino che lo porterà all’ordinazione sacerdotale.
Il giovane Cosimo, che cura il proprio cammino di discernimento nel Seminario Vescovile di Acireale, da qualche mese è stato affidato alla Comunità di Santa Maria la Stella per fare esperienza pastorale. Una occasione formativa unica che gli permette di vivere a contatto con la gente e con il parroco e di fare quelle esperienze utili alla propria formazione presbiterale. La Comunità di Aci Platani affidando il suo cammino di preparazione al sacerdozio alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, augura al giovane seminarista che il servizio appena iniziato lo aiuti a scoprire, sempre più, le motivazioni profonde della propria vocazione per rispondere, ancora meglio, alla chiamata del Signore.
Giovanni Centamore