Domani, domenica 29 dicembre, nella festa della Sacra famiglia, la Parrocchia di Aci Platani, ad un anno dall’evento sismico, alle ore 18,30, nella chiesa dell’Oratorio, si riunirà attorno all’altare del Signore per celebrare una santa Messa di ringraziamento per lo scampato pericolo e testimoniare il sostegno e la vicinanza della comunità verso coloro che sono stati costretti a lasciare le loro case, perchè dichiarate inagibili e aspettano, ancora oggi, soluzioni definitive per il loro futuro. A seguire benedizione delle famiglie.
Subito dopo la celebrazione liturgica, come prevede il ricco programma di appuntamenti culturali e religiosi che la Comunità platanese ha voluto allestire per questo Natale, si terrà lo spettacolo “Sutta ‘npedi di nucidda nasciu l’amuri”, storie danzanti di un Natale siciliano, con il Danzatore di Sicilia Giuseppe Alosha e la sua bravissima allieva Giovanna Finocchiaro.
Uno straordinario spettacolo mosso dalla creatività e dalla passione per la difesa delle tradizioni. I racconti religiosi legati al Santo Natale, che i nostri padri con tanto amore ci hanno consegnato, sono un patrimonio inestimabile da riscoprire e valorizzare. Per secoli, la trasmissione orale della fede, laddove non poteva arrivare la cultura, è passata anche attraverso le storie, raccontate e cantate dai “cuntastorie” che, nel periodo natalizio, nelle piazze e nei luoghi dove si fermavano, con i loro semplici spettacoli, narravano gli avvenimenti legati alla nascita di Gesù bambino.
Un momento, quindi, da non perdere, unico nel suo genere, nel quale il maestro Alosha, attraverso suggestive rappresentazioni danzanti e il grandissimo amore per la sua terra, ci farà gustare la magia e la gioia del Natale siciliano.
Un vero e proprio viaggio alla riscoperta delle nostre origini e delle tradizioni, poiché i canti e le nenie che saranno proposte, affondano le loro radici nella religiosità popolare e nelle usanze dei nostri padri e contengono l’espressione del loro amore e i sentimenti più profondi con cui vivevano il Santo Natale.
Giovanni Centamore