Mentre procedono, con una certa celerità, i lavori di messa in sicurezza della chiesa Madre di Aci Platani, nell’attesa che possa essere presto riconsegnata al culto dei fedeli, la comunità parrocchiale aspetta ancora di poter risentire il suono dei sacri bronzi.
Come sappiamo, nei controlli eseguiti da parte del GTS, il 14 febbraio di quest’anno, subito dopo l’evento sismico del 26 dicembre scorso, oltre ad essere confermate le tante lesioni nella volta della chiesa, sono state riscontrate nuove lesioni alla torre campanaria, rispetto a quelle determinate alle colonnine di ornamento, in seguito agli eventi sismici verificatesi all’inizio di questo nuovo millennio.
E’ ancora vivo, in tutti noi, il ricordo della domenica delle Palme del 2009, quando, intorno alle dodici, mentre le tante persone uscivano dalla chiesa, dopo aver partecipato alla Santa Messa, alcuni pezzi di una colonna si sono staccati e solo per miracolo non hanno colpito nessuno.
Dopo i primi interventi, finalizzati a mettere in sicurezza il campanile, la Protezione Civile del Comune di Acireale, al fine di evitare ulteriori danni, ha proibito il suono delle campane. Così ancora oggi i sacri bronzi, che per secoli con i loro rintocchi hanno scandito i ritmi della comunità cristiana di Aci Platani, rimangono ancora tristemente muti.
Oggi, a distanza di dieci anni dall’accaduto, la gente si chiede: ma quanto bisogna ancora aspettare, affinché le campane ritornino a suonare? Proviamo a dare risposta a questa giusta domanda, cercando di capire cosa si è fatto.
Sappiamo che nel 2015 è stato presentato alla Regione Siciliana un ottimo progetto che prevede, oltre al recupero del campanile, altri interventi finalizzati al miglioramento della vita nella chiesa Madre e locali annessi. Il 26 settembre 2016, l’allora Governatore della Regione Rosario Crocetta attraverso una lettera informava l’Amministrazione Comunale di Acireale, che nel “Patto per la Sicilia”, da lui sottoscritto ad Agrigento, con il presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, per il ciclo di programmazione 2014/2020, erano contemplati anche gli interventi di recupero previsti nel suddetto progetto presentato per la nostra chiesa. Nel maggio del 2017, la nostra comunità riceve una lettera dall’Assessorato delle Infrastrutture e mobilità dell’Assemblea Regionale Siciliana, che aveva come oggetto: Riqualificazione Urbana. Interventi di recupero finalizzati al miglioramento della vita nella chiesa Madre Maria SS. del Monte Carmelo e locali annessi, sita in Aci Platani. Nella suddetta lettera si faceva presente che, per evitare ingiustificati ritardi e la perdita dei finanziamenti, era importante redigere (nel caso di progetto definitivo), con la massima urgenza, l’esecutività del progetto ai sensi della normativa vigente in materia di lavori pubblici (D. Lgs 50/2016).
Dal primo cittadino giungevano rassicurazioni sul fatto che gli uffici di competenza stavano mettendo in atto tutti gli adempimenti richiesti dall’Assessorato regionale, al fine di evitare la perdita di quel finanziamento. Qualcuno addirittura azzardava qualche previsione sui tempi, dicendo che probabilmente per la festa della Madonna, di quest’anno, le campane sarebbero ritornate a suonare. Ma non è stato così! Nell’aprile scorso finalmente la comunità ha appreso con gioia che è stata raggiunta l’importante tappa relativa alla firma del decreto di finanziamento dei lavori. Da allora silenzio più assoluto. L’attesa continua. Noi comunque vogliamo essere fiduciosi e sperare che i secolari bronzi possano presto far risentire i loro rintocchi.
Giovanni Centamore