Aci Platani / Il Museo della civiltà contadina va in rovina: urge recuperarlo

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museo civiltà contadina ad Aci Platani

Come molti potranno ancora ricordare ad Aci Platani, all’inizio degli anni Novanta, don Orazio Barbarino, ebbe la felice idea di realizzare, nell’ottocentesca casa natale del vescovo mons. Angelo Calabretta, un “Museo della Civiltà Contadina”. Un progetto straordinario che mirava al recupero e alla difesa delle culture locali, ricordando le manifestazioni creative, quali le tradizioni popolari, gli antichi mestieri, gli oggetti del vivere quotidiano di ieri.
Una meraviglia per quanti hanno avuto la fortuna di visitarlo. La struttura si presentava come la ricostruzione di una tipica abitazione rurale, dove gli ambienti e i vari oggetti riproducevano i momenti della vita quotidiana di una famiglia contadina.museo civiltà contadina, oggetti

Purtroppo, ormai da qualche decennio, il museo rimane tristemente chiuso a motivo delle problematiche condizioni in cui versa. A destare maggiore preoccupazione, in questi ultimi anni, è stato il tetto. Già in situazione precarie da tempo, ha visto aggravarsi le proprie condizioni in seguito al naturale susseguirsi delle precipitazioni.
Per fortuna, grazie all’impegno di alcuni volontari, i tanti reperti, al fine di preservarli dal totale disfacimento, sono stati spostati altrove. Preziosi oggetti, frutto della paziente raccolta fatta da don Orazio. Ma anche dalle donazioni di privati cittadini che hanno voluto condividere i loro tesori con la cittadinanza e con i visitatori che hanno avuto la possibilità così di addentrarsi nelle tradizioni contadine del nostro territorio.vecchi panari di vimini

Il Museo va in rovina tra l’indifferenza generale: urge recuperarlo

Un vero peccato che ancora oggi il museo rimanga chiuso tra l’indifferenza, quasi totale, degli stessi abitanti di Aci Platani. Che probabilmente non hanno saputo vedere nella felice intuizione di don Orazio Barbarino una possibilità di riscatto per la popolosa frazione acese. I sacerdoti che si sono susseguiti nel tempo alla guida della parrocchia hanno fatto quello che hanno potuto. Don Salvatore Coco, attuale parroco, appena arrivato ad Aci Platani si è subito adoperato, con generosità, per la tutela dei tanti reperti che il museo conserva.
Ma più di questo non si può chiedere. La parrocchia non ha certamente le forze economiche per intervenire come vorrebbe. A questo punto, se si vuole veramente salvare questo prezioso luogo della memoria, ci sembra necessario ed inevitabile che si porti avanti un progetto comune di recupero che coinvolga tutte le istituzioni presenti nel nostro territorio.oggetti civiltà contadina

Ci sembra veramente triste persistere nell’abbandono! Ricordiamoci che il Museo è un luogo culturale dove passato, presente e futuro si incontrano. Ogni giorno che passa, il mondo della civiltà contadina, nella quale molti di noi siamo nati e cresciuti, diventa sempre più sconosciuto e lontano. Le moderne tecniche stanno cancellando usi, costumi, precetti, tradizioni, strumenti agricoli, che diventeranno presto un ricordo passato e appreso solo dai libri. L’uomo di oggi vive distante dalla campagna e ne ha una conoscenza sempre minore rispetto alla generazione precedente. Il Museo della Civiltà Contadina permette di riscoprire i valori fondamentali della vita in un’epoca che appare meno centrata sull’uomo.

Si spera allora che in futuro possa essere recuperato e riaperto. Per ridare a quanti lo desiderano la possibilità di fare un “percorso” incentrato sulla memoria e sulla presentazione degli aspetti sociologici ed antropologici inerenti alla cultura contadina. Cultura che, fino a non molto tempo fa, era presente non solo nella nostra Aci Platani, ma in tutto il territorio acese.

                                                                                                   Giovanni Centamore

 

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