Aci Platani / Riconsegnato alla comunità parrocchiale il quadro restaurato della Madonna dell’abitino

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Aci Platani quadro restaurato della madonna

Sabato 16 dicembre la Parrocchia di Aci Platani ha vissuto un intenso momento di fede e di devozione. Dopo i lavori di restauro, fortemente voluti dal parroco, don Salvatore Coco, e dall’ass. “Santa Maria del Monte Carmelo”, è stato riconsegnato al culto dei fedeli il pregevole dipinto della Madonna dell’abitino.
Palpabile la gioia nei tanti devoti presenti. Il restauro e il recupero di un’opera d’arte legata alla Comunità ecclesiale è sempre un momento importante per la tutela e la valorizzazione. Ma principalmente perché riconsegna ai fedeli un forte segno identitario della propria fede.

Quadro restaurato della madonna dell'abitino
Il quadro restaurato

Giovanna Comes ha restaurato il quadro della Madonna dell’abitino

Ha curato l’importante progetto la brava restauratrice Giovanna Comes, accreditata presso la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania. Il restauro ha previsto la ripulitura dalle impurità che si erano accumulate nel tempo sulla tela e il risanamento delle screpolature presenti ai margini del dipinto. Rimossa, inoltre, una copertura dietro la tela, che impediva la opportuna traspirazione dell’opera.

I lavori di restauro sono stati anche un’ occasione per fare chiarezza sulle origini della tela, da sempre attribuita al pittore acese Giacinto Platania. Tesi che, in seguito a questi ultimi lavori di consolidamento, sembra essere messa in discussione.
Tuttavia si è tutti concordi nel ritenere che si tratti di un’opera di inestimabile valore artistico.

Lettura iconografica del quadro della Madonna dell’abitino

Cogliamo, quindi, l’occasione per fare una breve lettura iconografica del prezioso dipinto. La figura di Maria conserva una somiglianza impressionante con la Madonna dell’uva (1650), di Pierre Mignard, ubicata nel museo del Louvre di Parigi. Come nell’opera francese, il bambino Gesù, in braccio alla Vergine, con la mano destra si copre il capo con il manto, mentre con la mano sinistra porge a Maria un grappolo d’uva, chiaro riferimento al banchetto eucaristico, nel quale Gesù offre il suo corpo e il suo sangue.Quadro della madonna dell'abitino

Il gesto del Bambino di coprirsi il capo con il manto della Madre, potrebbe indicare il mistero dell’incarnazione: il Cristo rivestendosi in Maria della nostra umanità, rende possibile il progetto di salvezza di Dio Padre. Mentre i piedini incrociati del Bambinello ci rimandano ai piedi inchiodati sulla croce: prefigurazione della sua morte.
A sinistra della Madonna, che nel braccio destro avvolge l’abitino, si intravede un tavolo sul quale è poggiato un canestro di frutti. Tra questi, accanto ad un grappolo d’uva, vi sono delle mele, simbolo di quel peccato genesiaco, che Gesù, attraverso il sacrificio della croce, ha definitivamente cancellato nel cuore di ogni battezzato.

Il parroco don Coco esprime soddisfazione

«Dopo i lavori di restauro – ci dice il parroco don Salvatore Cocola possibilità di rivedere la preziosa tela che raffigura la Vergine Santissima nei suoi colori originali, ha suscitato nella Comunità un moto di commozione. Si ringrazia di cuore l’associazione “Santa Maria del Monte Carmelo” per l’impegno profuso con sacrificio e dedizione. Questo rinnovamento delle tele presenti nella nostra chiesa, come pure il tentativo di migliorare e adeguare le strutture della parrocchia, è anche un invito a rinnovare in ciascuno l’adesione a Cristo e a vivere pienamente l’esperienza di comunità. Oggi abbiamo bisogno di cristiani che con vero afflato di fede siano presenze significative nella società di oggi».

 

                                                                                                                             Giovanni Centamore

 

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