Ha preso il via ad Aci S. Antonio il quarto anno del progetto sulle ‘Competenze trasversali e per l’orientamento’ relativo ai ragazzi diversamente abili che frequentano la scuola l’Istituto Tecnico Industriale “Galileo Ferraris” di Acireale.
Anche quest’anno – informa una nota dell’ufficio stampa del Comune -il progetto, ideato dalla docente Laura Viani con la collaborazione della collega Rosaria Mormile per cercare di dare una risposta più appropriata in seno ai progetti di alternanza scuola/lavoro, ha ottenuto la disponibilità da parte del Comune di Aci Sant’Antonio, con il quale si è ormai instaurata una collaborazione solida che ha permesso di raggiungere importanti risultati.
Dodici saranno gli appuntamenti, da febbraio a maggio, durante i quali i
dieci ragazzi coinvolti nel progetto lavoreranno, come lo scorso anno,
all’interno di alcuni Uffici comunali (il centralino, l’ufficio Demografico, l’ufficio Lavori pubblici, l’ufficio Ecologia, la Biblioteca comunale), affiancando il personale che si è mostrato ancora una volta ben disposto a seguire gli studenti.
All’incontro che ha dato il via al progetto per il 2020, all’interno
della stanza del sindaco, nel palazzo Municipale, hanno partecipato
il primo cittadino, Santo Caruso, l’assessore alla Pubblica Istruzione,
Maria Cristina Orfila, e i tredici, fra docenti e tutor coinvolti, oltre
ai ragazzi, che hanno mostrato da subito, ancora una volta, entusiasmo
per un’esperienza che punta ad abbattere le problematiche fisiche e/o
cognitive (l’esperienza dello scorso anno di un ragazzo ipovedente che
ha mostrato particolari abilità nel rapportarsi con chi lavora al
centralino ha dato risultati eccezionali).
“Dopo l’esperienza straordinaria dello scorso anno all’interno degli
Uffici – ha dichiarato l’assessore Orfila – abbiamo deciso di affiancare
nuovamente i ragazzi agli impiegati: l’accoglienza riservata durante il
precedente progetto ha sortito un effetto positivo, e ripeterla non può
che confermare che questa è una strada giusta”.
Il sindaco Caruso ha sottolineato la bontà dell’iniziativa: “I ragazzi
in questi anni hanno mostrato in maniera evidente la voglia di
scommettersi al di là degli anni scolastici, e siamo stati ben lieti, per
il quarto anno, di offrire loro la possibilità di indagare il mondo del
lavoro, avvicinarsi ad una realtà che spesso è considerata proibitiva
per chi vive condizioni di disabilità. Sono davvero felice – ha concluso
– di poter aiutare docenti e tutor, attraverso quello che abbiamo da
offrire, per tracciare un percorso di vita per questi ragazzi. È
un’esperienza che arricchisce anche noi”.