Aci Sant’Antonio / Scuola/lavoro per disabili al Ferraris

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Disabili Istituto Ferraris

Grazie al comune di Aci Sant’Antonio, giunge al termine il percorso di alternanza scuola/lavoro per i ragazzi disabili dell’Istituto Ferraris. Il progetto, spiega una nota del comune di Aci Sant’Antonio, ha preso corpo qualche anno fa grazie alle docenti Laura Viani e Rosaria Mormile. Il fine era dare una risposta più appropriata ai disabili in seno ai progetti di alternanza scuola/lavoro. Un’idea che ha trovato da subito l’appoggio del Comune di Aci Sant’Antonio, purtroppo unico ente ad aver risposto alla richiesta di collaborazione avanzata dalla scuola a numerosi uffici. In questi anni, il progetto è progredito con soddisfazione degli utenti interessati, ottenendo risultati sempre migliori.

Aci Sant’Antonio / Scuola/lavoro per disabili al Ferraris: i programmi

Nel primo anno i ragazzi hanno realizzato un percorso sensoriale all’interno della Villa comunale santantonese. Nel secondo, hanno effettuato decorazioni all’interno del Museo del Carretto Siciliano, mentre in quest’ultimo hanno avuto accesso ad alcuni uffici comunali. All’interno di questi, i ragazzi hanno affiancato il personale ben disposto a seguirli mostrando loro il lavoro. All’incontro di consegna degli attestati ai ragazzi, hanno partecipato i docenti Rosaria Mormile, Vanessa Smecca, Concita Barbagallo, Abramo Trovato, Elisa Pittera e Loredana Marchese, nonché il preside, Ugo Pirrone. Presenti anche il sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso, insieme agli assessori Cristina Orfila, alla Pubblica Istruzione, e Antonio Scuderi, ai Servizi Sociali. L’occasione ha consentito inoltre la trasmissione di un piccolo documentario realizzato per mostrare i risultati raggiunti nel triennio.

Aci Sant’Antonio / Scuola/lavoro per disabili al Ferraris: gioie e nei

I ragazzi hanno mostrato in maniera evidente la voglia di scommettersi al di là degli anni scolastici, grazie alla possibilità offerta loro di indagare il mondo del lavoro. Soprattutto all’interno di realtà dove le problematiche fisiche e/o cognitive vengono abbattute. Un ragazzo ipovedente, ad esempio, ha mostrato abilità nel rapportarsi con chi lavora al centralino, ricoprendo poi bene l’incarico. Unico neo del progetto, in questi tre anni, lo scarso appoggio ricevuto fuori dalla scuola nel comune santantonese. Solo quattro ragazzi, ad esempio, hanno potuto partecipare durante questo terzo anno. La causa è nell’impossibilità di avere un mezzo di trasporto che potesse contenere tutti i ragazzi senza creare difficoltà a genitori o docenti (che hanno dovuto fare, quindi, di necessità virtù).

“Ci auguriamo – ha dichiarato la docente, Rosaria Mormile – che in futuro anche altri Enti, come ad esempio il Comune di Acireale, rispondano mostrando la sensibilità che ha avuto Aci Sant’Antonio in questi anni. Perché il problema dei disabili è spesso preso sottogamba, vuoi per mancanza di fondi, vuoi per mancanza di personale”. “È stata un’esperienza coinvolgente quella di quest’anno – ha dichiarato il sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso. – Un’esperienza che ha dato moltissimo a noi e che di certo ha offerto a questi ragazzi dei mezzi nuovi per affrontare il futuro”.

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