Ieri pomeriggio una delegazione del Progetto ‘Mi casa es tu casa’ è venuta a far visita al Comune di Aci Sant’Antonio.
Il progetto ‘Mi Casa Es Tu Casa’ mira a realizzare l’accoglienza, nei mesi di luglio ed agosto, di bambine e bambini Sahrawi provenienti dai campi profughi.
La storia del popolo Sahrawi – si legge in una nota del portavoce del sindaco – è quella di un popolo privato di uno Stato, un popolo a cui il Marocco non ha mai voluto riconoscere l’indipendenza nella silente indifferenza di quasi tutta l’opinione pubblica internazionale.
Nel 1991, a seguito di anni di conflitti a fuoco, l’ONU, con il conseguimento di una tregua, inviò in missione nel Sahara occidentale una delegazione col compito di vigilare sulla tregua e organizzare un referendum.
Quel referendum non si è mai tenuto.
Da circa quarant’anni il popolo Sahrawi è un popolo profugo che vive in campi-profughi: tutta una generazione è nata, e probabilmente vivrà la sua intera esistenza, in un campo-profughi.
Il progetto ‘Mi Casa Es Tu Casa’ mira a realizzare l’accoglienza al fine di consentire un controllo accurato dello stato di salute, favorire la conoscenza della realtà dell’infanzia Sahrawi da parte delle Istituzioni
e della società civile, promuovere atti concreti nei confronti dei diritti del popolo Sahrawi.
“Tutto questo – ha dichiarato il sindaco, Santo Caruso – avviene nella vicina Acireale grazie alla forza e alla tenacia di un gruppo di volontari capitanato da Sara Scudero. Una realtà silenziosa di cui essere orgogliosi.
“I ragazzi venuti in visita ad Aci Sant’Antonio – ha continuato il primo cittadino – hanno raccontato entusiasti del loro tifo per la Juventus, o per il Barcellona. E hanno detto, in maniera quasi commovente, che la cosa più bella della Sicilia è stato vedere il mare, e vederlo per la prima volta.
“Sono felice del fatto che alcuni di loro siano poi andati a giocare con i bambini di Santa Maria la Stella al ‘Mercoledì dei birbanti’: le birbanterie non conoscono frontiere e differenze di lingua…
“Il Comune di Aci Sant’Antonio – ha concluso – è pronto a fare la propria parte sensibilizzando la comunità santantonese. Non è esclusa la formalizzazione di un atto politico concreto in Consiglio comunale a sostegno della causa Sahrawi, nonché l’avvio di un gemellaggio. Aci Sant’Antonio sta coi popoli, Aci Sant’Antonio sta col popolo Sahrawi”.