Il Comune di Aci Sant’Antonio, nella sede di Palazzo Cantarella, ha inaugurato venerdì 8 marzo scorso lo “Sportello Antiviolenza”, un servizio nato grazie a un protocollo d’intesa stipulato con ‘La Rete d’Oro E.T.S.’, rivolto alle donne e ai minori vittime di violenza.
La scelta della data per l’inaugurazione non è casuale: si è scelto di dare un segno concreto, di dimostrare che un giorno così fortemente simbolico – in cui si ricordano i diritti, le conquiste sociali, economiche e politiche che le donne hanno con difficoltà ottenuto – non è solo vuota retorica.
Chiunque voglia usufruire di questo servizio troverà professioniste volontarie, avvocate, psicologhe, sociologhe, assistenti sociali, pronte a dare supporto e assistenza. Troverà persone disposte ad ascoltare, perché ascolto è la parola chiave. L’obiettivo principale è rompere il silenzio di chi è vittima di violenza, far capire che non sono giudicate e soprattutto che non sono loro le colpevoli.
L’aguzzino riesce a instillare nella propria vittima la convinzione che sia colpa sua, quindi meritevole di quei soprusi.
La violenza fisica non è solo fisica. Esiste la violenza verbale, la violenza psicologica. Sono quelle forme di violenza in cui si fa credere di non essere mai abbastanza, di far credere che l’altro non valga e non sia importante. È creare una dipendenza psicologica e affettiva; è rendere l’altro mancante di una parte di sé, privarlo della sua autonomia e indipendenza. È quel tipo di violenza che fa vivere nella paura costante di essere giudicato inadeguato, indegno di essere amato.
Allora diventa fondamentale avere un luogo in cui le vittime possano sentirsi protette, accolte, capite. Un luogo dove sanno che non sono sole e che non verranno abbandonate a loro stesse. Anche durante l’iter che segue alla denuncia. Poiché la questione fondamentale – come già ribadito – è uscire dal silenzio e denunciare. Lo Sportello di Aci Sant’Antonio offrirà sia informazioni su quale sia il percorso da intraprendere per uscire dal tunnel della violenza sia supporto legale una volta intrapreso il percorso.
Lo Sportello avrà reperibilità telefonica 24 ore su 24; le volontarie professioniste si troveranno in sede il martedì dalle 16 alle 18.
Fare in modo che i diritti fondamentali di ciascuno non vengano mai meno è una responsabilità, oltre che politica, sociale che deve interessare ogni singolo cittadino.
A volte si pensa che il mondo si cambi con gesti eclatanti senza capire che invece basta un piccolo gesto. Basta semplicemente una mano tesa per cambiare la vita di qualcuno. Ed è questo l’obiettivo che si propone tale iniziativa: poter dare la possibilità a chi ha subito violenza di smettere di essere una vittima e riprendere in mano la propria vita.
Chiara Michelle Messina