Aci Sant’Antonio / I Neri per caso e Giuseppe Castiglia animano il 12^ “Premio carretto siciliano”

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premio carretto siciliano

Aci Sant’Antonio. Con largo anticipo, una gran folla sta aggrappata alle transenne che delimitano in piazza Maggiore l’area riservata ad uno spettacolo tanto atteso.
All’apertura del varco alcune centinaia di posti a sedere sono presi d’assalto. L’attesa non è lunga e il dodicesimo “Premio carretto siciliano” ha inizio. E non delude le aspettative.

La piazza è stracolma, anche di turisti e visitatori, come nei giorni appena trascorsi, per la festa del santo Patrono.
L’organizzazione efficiente e l’entusiasmo composto del pubblico hanno consentito lo svolgimento di una serata godibilissima.
A fare da cerimoniere con il consueto garbo il presentatore Maurizio Caruso, ormai quasi un’istituzione della manifestazione.

Giuseppe Castiglia e Maurizio
Giuseppe Castiglia e il presentatore Maurizio Caruso

Premio Carretto siciliano alle eccellenze isolane

Introdotti da slide che scorrono su uno schermo gigante sul palco, ecco sfilare le eccellenze siciliane, premiate con un’artistica ruota di carretto.
Il primo è l’ ing. Stefano Finocchiaro, giovane imprenditore, Ceo dell’Altea, dal 2009 azienda leader nel settore delle energie rinnovabili.
Segue la storica salumeria Genovese, fondata 84 anni addietro dall’inarrestabile signorina Antonietta, soprannominata “Ventiquattr’ore” perché non chiuse mai la sua bottega. Oggi è gestita dai nipoti Antonio e Graziella, premiati sul palco.

In tema con il “Premio”, il prof. Giuseppe Di Bella, autore di un prezioso libro sul carretto siciliano.
Lo sport, invece, è stato egregiamente rappresentato dall’atleta santantonese Carmelo Musumeci, campione nazionale di calcio a cinque, che ha dato lustro al paese.

Giuseppe Castiglia
Giuseppe Castiglia

Un grande applauso ha accolto Giuseppe Castiglia, comico sulla cresta dell’onda da oltre trent’anni, che ha lasciato la natia Catania e da tempo risiede ad Aci Sant’Antonio. Anche a lui il meritato riconoscimento.
Da autentico mattatore, Castiglia ha intrattenuto il pubblico con esilaranti barzellette, interagendo scherzosamente anche con il neo sindaco Quintino Rocca. “Che bel sindaco avete, con quel ciuffo è il Ridge Forrester di Aci Sant’Antonio!”.
Insieme al sindaco Rocca, in platea erano presenti anche il presidente del Consiglio comunale Giuseppe  Santamaria e vari assessori e consiglieri che hanno consegnato i premi.Neri per caso

Premio Carretto siciliano: i Neri per caso in concerto

Poi il momento più atteso: l’esibizione dei Neri per caso, il gruppo a cappella più noto del panorama italiano In sei, tutti vestiti di nero, attaccano “Donne” di Zucchero, con le inconfondibili voci che sono anche un’orchestra. Poi “Via con me” di Paolo Conte.
Quasi tutti appendono le giacche alle aste dei microfoni: il caldo colpisce!
Il gruppo, scoperto nel 1994 da Claudio Mattone, esordì l’anno dopo al festival di Sanremo vincendo nella sezione Nuove proposte con il brano “Le ragazze”.
Canzone che darà poi il titolo al primo album. La eseguono tra gli applausi del pubblico che evidentemente la  ricordava bene.

A seguire “Human nature” di Michael Jackson, una parentesi napoletana con “Je so’ pazzo” di Pino Daniele, e “La città e Pulecenella”.
In omaggio ai grandi cantautori “A mano a mano” di Rino Gaetano, “I love you baby”di Jovanotti, “Via” di Baglioni, “Bella d’estate” di Mango.
Un augurio di pace con “Give peace a chance” di John Lennon. E due brani tratti dall’ultimo album dedicato ai Beatles “Penny Lane” e “All you need is love”.I Neri per caso

I componenti

Tra un brano e l’altro, si presentano: Ciro Caravano, i suoi cugini Gonzalo e Mimì Pablo Caravano, Mario Crescenzo, Massimo de Divitiis e Daniele Blaquier. Tutti salernitani.
Le esecuzioni sono di qualità. Ogni canzone è rielaborata senza alcun supporto strumentale o artificio tecnologico. Gli arrangiamenti e le armonizzazioni a cappella, curate da Ciro Caravano e dal fratello Diego, caratterizzano le reinterpretazioni che identificano il gruppo, unico nel suo genere.

Larga partecipazione di pubblico in “Guantanamera” e “La vida es un carnival”, eseguita con balletto sul palco. Poi  la platea intona con loro “Centro di gravità permanente”. “Qui giochiamo in casa- commentano – intuendo che Franco Battiato è molto amato nella sua terra.
Concludono con la loro “Sentimento pentimento”.
Un’ora e mezza è volata via senza accorgersene. Il pubblico li richiama sul palco e loro salutano con una fantasia di sigle di cartoni animati. Non senza però avere espresso ammirazione per la scenografica illuminazione, teatro della festa patronale.

                                                                                                         Graziella Maugeri