Aci Sant’Antonio / Il gruppo “Le chiavi di casa” in visita al Museo del carretto siciliano alla scoperta di antiche tradizioni

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Gaetano Di Guardo illustra la storia del carretto

Giornata dedicata alla cultura e alla solidarietà con la visita  del gruppo “Le chiavi di casa” al museo del carretto siciliano di Aci Sant’Antonio. Nato dall’ iniziativa di alcuni genitori di disabili, per sostenere i diritti e l’integrazione dei loro figli, il gruppo attualmente ha sede presso l’associazione “ Madonna della tenda di Cristo”. Meritevole il lavoro fatto con gioia e dedizione dai tanti volontari coordinati da suor Rosalba Pegna,  che guida la comunità e che instancabilmente organizza e promuove eventi  e programmi di collaborazione e ricreazione per i giovani che hanno bisogno di un supporto ed un aiuto.

Gaetano Di Guardo illustra la storia del carretto

Il complesso museale dedicato al carretto, antico mezzo di trasporto, è stato inaugurato quattro anni fa  nella centrale via Vittorio Emanuele e  occupa un edificio che un tempo fu sede di magazzini e stalle. Tante le sale espositive che, in un percorso a ritroso nel tempo, hanno portato i giovani e i volontari presenti in un affascinante viaggio fatto di storia, colori, tradizioni e leggende.

Gaetano Di Guardo

A guidare questo tour il maestro Gaetano Di Guardo, artista poliedrico e di grande talento che ha condotto con grande sapere i giovani visitatori in questo antico mondo. Di Guardo, che collabora con il museo del carretto, ha al suo attivo prestigiose collaborazioni con gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, una partecipazione alla biennale di Milano presentata da Vittorio Sgarbi ( membro della commissione selezionatrice dell’esposizione) che gli è valsa una onorificenza per meriti artistici. Innumerevoli le partecipazioni dell’artista a manifestazioni, laboratori artistici e mostre personali con la sua grande e pregevole opera.

Il museo ripercorre, con l’esposizione di originali carretti di varie epoche, la vita di questo antico mezzo di trasporto (molto diffuso durante il XIX e la seconda metà del XX secolo), che con le sue variopinte decorazioni affascina turisti provenienti da ogni parte, desiderosi di scoprire non solo le antiche tecniche pittoriche ma anche le gesta cavalleresche e la storia dei paladini di Francia istoriate sui carri.

Gabriella Puleo

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