Ad Aci Trezza una gran folla di fedeli ha partecipato ieri, venerdì 14 ottobre, al rito di consacrazione e dedicazione della chiesa Madre. Un vero e proprio appuntamento con la storia, – si legge in un comunicato della parrocchia – nel giorno del 320° anniversario dalla benedizione del luogo di culto, avvenuta proprio il 14 ottobre 1696, così come ha voluto evidenziare il vescovo monsignor Antonino Raspanti nel corso della sua omelia.
“E’ stato un fidanzamento decisamente lungo tra la chiesa quale comunità dei credenti trezzoti ed il Signore Gesù che, oggi, finalmente diventa matrimonio solido ed indissolubile. La sposa che incontra lo sposo nell’ascolto della parola e nella memoria del sacrificio di Cristo – ha ricordato il pastore della diocesi acese.”
Parole cariche di commozione, invece, quelle, del parroco don Giovanni Mammino che, all’inizio della lunga celebrazione, ha ricordato l’ultra centenario percorso storico che ha vissuto l’edificio di culto trezzoto, finalmente giunto alla sua tappa più importante anche grazie al contributo di numerosi parrocchiani che hanno offerto l’ambone e le croci laterali e della Confraternita San Giovanni Battista, che invece ha realizzato l’altare dove sono state riposte le reliquie di santi che portano il nome di Giovanni, ovvero san Giovanni Neupomuceno, san Giovanni Paolo II, san Giovanni XIII e Paolo VI (Giovanni Battista Montini).
Per l’occasione, tra la grande sorpresa da parte di tutti, è stato anche esposto alla venerazione il simulacro ligneo del patrono del borgo marinaro. Al termine della messa solenne, animata dal coro “Te deum laudamus” e da vari rappresentanti dei gruppi parrocchiali, alla quale hanno preso parte anche le autorità castellesi, all’ingresso della chiesa è stata svelata una incisione marmorea in ricordo dell’evento. Poi l’accensione degli immancabili fuochi d’artificio e l’esibizione della banda che ha allietato il lungo e storico pomeriggio.
I festeggiamenti adesso continuano, in concomitanza con il periodo giubilare che durerà fino al prossimo 24 ottobre. Durante questo tempo, infatti, anche ad Aci Trezza si potrà attraversare la porta Santa ed ottenere l’indulgenza.
Intanto il programma voluto dal parroco continua, dopo la prima messa celebrata sul nuovo altare in marmo, con la conferenza “La nostra chiesa, un tesoro da scoprire” curata dallo stesso padre Giovanni domenica 16 ottobre alle 20. Nel corso della serata ci sarà uno spettacolo di luci e colori realizzato dalla “CT service” di Catania.
Nei giorni a seguire, invece, toccherà ai sacerdoti trezzoti, o che hanno svolto il loro ministero nella parrocchia trezzota, celebrare la santa messa vespertina. Lunedì, infatti, inizierà l’attuale parroco di Santa Maria La Stella don Salvatore Coco, mercoledì proseguirà il parroco di Cannizzaro don Salvatore Scuderi, mentre giovedì sarà la volta di don Marcello Zappalà che è parroco della parrocchia Santissimo Salvatore di Acireale. Il domenicano padre Mario Pulvirenti celebrerà la messa sabato. Infine, domenica si terrà il pellegrinaggio della comunità di Aci Castello con la celebrazione presieduta da don Nino Merlino e lunedì la conclusione sarà affidata a don Orazio Greco, parroco della parrocchia Sacratissimo Cuore di Gesù di Acireale.