L’educazione sessuale a scuola è priva di riferimenti morali, discrimina la famiglia e mira a una sessualizzazione precoce dei ragazzi. La libertà di espressione è un diritto per tutti proprio come è giusto non discriminare nessuno.
L’avv. Gianfranco Amato, presidente dell’associazione “Giuristi per la vita”, sarà ospite e relatore di un incontro, organizzato dai Centri aiuto alla Vita della diocesi di Acireale proprio per trattare tali delicati argomenti ed insistere sul rispetto del ruolo della famiglia nell’educazione all’affettività e alla sessualità, che si terrà giovedì 12 febbraio alle ore 19,30 nella parrocchia San Giovanni Battista di Acitrezza, sul tema: “Omofobia o eterofobia? Perché opporsi ad una legge ingiusta e liberticida”.
Infatti, l’incontro tende ad approfondire la conoscenza del cosiddetto decreto Scalfarotto, e si inserisce nell’ambito delle iniziative volte ad emanare precise direttive affinché sia rispettato il ruolo della famiglia e il diritto dei genitori, costituzionalmente garantito, ad educare i figli. In particolare su temi etici e sensibili come l’educazione alla sessualità e all’affettività, con cui spesso in modo subdolo nelle scuole di ogni ordine e grado, fin dall’asilo nido, si introduce la teoria del gender. E’ questo che chiedono le associazioni Pro Vita Onlus, Giuristi per la Vita, Movimento per la Vita e i genitori dell’Age e dell’Agesc al premier Renzi, al ministro dell’Istruzione Giannini e al Presidente Mattarella attraverso una petizione per una sana educazione affettiva e sessuale nelle scuole, presentata in Senato e sottoscritta da oltre 60 mila persone.
Come ricorda Papa Francesco, la famiglia è chiamata alla solidarietà verso i poveri, ma anche a difendersi contro l’attacco “sempre più aggressivo” di “forze potenti che minacciano di sfigurare il piano creativo di Dio e di tradire i veri valori” ispirandosi a “colonizzazioni ideologiche che cercano di distruggere la famiglia” e “ridefinire la stessa istituzione del matrimonio”.
Mario Vitale