Acicatena / Convegno su legalità e mafia: sempre vivo l’esempio del beato Livatino

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convegno legalità Acicatena

Il convegno “Legalità e lotta alla mafia. La Chiesa e le Istituzioni unite nel ricordo di Rosario Livatino” svoltosi ad Acicatena, ha segnato il culmine di una settimana particolarmente intensa. Una settimana illuminata dalla presenza della reliquia del Beato Rosario Livatino esempio di coerenza e fede, che ha saputo coniugare legalità, giustizia e adesione agli ideali del Vangelo in un ambito in cui legge umana e legge divina sembrano appartenere e agire su piani diversi e paralleli.

Nel teatro parrocchiale della chiesa Matrice di Acicatena, sede del convegno, si sono avvicendati vari relatori. La dott.ssa Lia Sava, Procuratrice Generale della Corte d’Appello di Palermo, mons. Alessandro Damiano, arcivescovo di Agrigento e mons Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente CESI.
Moderatore dott. Mario Agostino, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della cultura.Acicatena, convegno legalità

Convegno sulla legalità / l’intervento della dott.ssa Sava

Nel discorso introduttivo è stata ripercorsa la storia dei momenti bui della città che ne hanno segnato profondamente la società e determinato la volontà di riscatto. E sottolineato, nel contempo, la necessità di una presenza più forte delle Istituzioni dello Stato nel territorio.

L’intervento della dott. ssa Sava ha evidenziato non solo la necessità ma anche la capacità di fondere i vari aspetti della propria professione in favore di una nuova visione umana in vista di una “redenzione” di chi delinque e della capacità di perdono per un vero reinserimento nella società sull’esempio di Livatino.
Ne è seguito l’invito a non scendere a compromessi, ricordando che il compromesso e l’abitudine a dire “si è sempre fatto così” sono i passi che segnano l’inizio di un percorso sdrucciolevole e pericoloso con derive che sono sotto gli occhi di tutti. La lotta contro le mafie è affidata a tutti e non solo allo Stato perchè tutti concorrono al bene comune.

Convegno sulla legalità / l’esempio di Livatino “grattugia delle coscienze”

La Chiesa, hanno ribadito con forza sia l’arcivescovo di Agrigento mons. Alessandro Damiano che il vescovo Antonino Raspanti, ha sempre agito con attività pastorali di largo respiro per la formazione  di coscienze illuminate dall’insegnamento del Vangelo. E, oggi più che mai, con la promozione e la diffusione della cultura della correttezza, dell’onestà, del rispetto delle regole. In questo senso Livatino, con il suo esempio, può considerarsi “la grattugia delle coscienze”. E su questo esempio è possibile porre basi e occasioni di crescita perché c’è sempre la possibilità di redenzione, conversione, recupero.

A conclusione dei lavori, mons. Raspanti ha affermato: “L’esempio di Livatino continua a vivere in noi risvegliando il desiderio di una giustizia che porta alla riconciliazione del cuore. Si può redimere cosi la nostra amata terra di Sicilia”.pubblico al convegno sulla legalità

Un convegno dai toni pacati che ha esplorato l’intricato campo della giustizia analizzandone i delicati equilibri per porre il “seme” della verità nelle coscienze di tutti. E segnare il punto di svolta per una società più umana e civile a cui siamo tutti chiamati. E’ stato lanciato un segnale forte, un invito a non credere che le attività mafiose siano improvvisamente scomparse con le campagne anti crimine, a non abbassare la guardia.

Anche il Prefetto dott.sa Maria Carmela Librizzi ha lasciato un forte invito ai giovani a non lasciarsi affascinare da falsi miti. Hanno presenziato all’incontro anche rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dell’Amministrazione comunale e delle associazioni giovanili.
Presente pure don Carmelo Sciuto, parroco del Santuario Maria SS della Catena e i parroci delle sette parrocchie del territorio catenoto che hanno fortemente voluto e organizzato questo evento accogliendo la reliquia.

Angela Pirronello

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